venerdì 18 agosto 2023

Il Pd del Grillo

Non parlo del famoso Marchese, ma di Beppe Grillo. Nelle infinite mutazioni, il Pd, con la scusa del campo largo, si è abbuffato di democristiani, sopravvissuti socialisti e qualche radicale che fa sempre fico. L'ultima inseminazione, violenta, lo ha avvolto nella cultura (?) a 5 stelle. Cadenti ma sempre utili per la reciproca sopravvivenza. Intanto la Meloni governa tranquillamente dall'Albania. Scelta in linea con quella turistica del popolo votante. Il Carlino è sgomento. L'impaginazione quotidiana diventa un rebus, mentre Chiamami Città addossa tutte le colpe ai bagnini ed alla mancanza di libere spiagge. Le vedette piazzate alle uscite dell'autostrada sono inoperose. Tutti tirano diretti verso il sud o s'imbarcano per attraversare l'Adriatico. Una fuga amara, per noi, detentori di tanti titoli e meriti. Le città d'arte trasudano visitatori, quella della cultura è deserta. Gli alberghi aspettano, meno pazientemente del solito, la nuova classificazione "provvisoria". Finalmente diventeranno centri d'accoglienza ufficiali. Gli ospiti sono raddoppiati, in un solo anno di centrodestra. Pensata davvero strepitosa. Il mago del futuro, il brillante ed effervescente Maurizio Ermeti, lo avete messo in cassa integrazione delle idee? Con questa elemosina urbanistica, volete affrontare la prossima, forse vicina elezione rischiosa? Costringete, violentate l'opposizione riminese al comando. Attenti, hanno un schiera di ciellini pronti a gestire anche il potere rovesciato.
massimo lugaresi