venerdì 25 agosto 2023

L' Ultimo Volo

Dopo solo dodici minuti di volo l'aereo (privato) di Pregozhin interrompe i segnali. Inizia l'ennesima spy story ed un nuovo lavoro per le intelligence occidentali che hanno già perso la guerra. Anche il Generale, dedito, insolitamente, alla scrittura, avrà un momento di pace, allietata dagli incassi favolosi. Gli aspiranti ai premi piddini, delle solite famiglie, rosicano. Non s'aspettavano un attacco editoriale dalla destra vera ed è stato facile essere più convincenti. E' giusto però assegnare il premio della più fervida e continua partecipazione occidentale al Giornale, uno dei lasciti, 4 stagioni, del Cavaliere. Non solo loda sempre Tajani, il ministro monoespressivo, ma adora la Nato e perfino Biden. E' molto più convincente della Stampa e Repubblica, nell'affiancamento dell'ennesima guerra, questa volta su procura. L'inflazione inarrestabile, l'energia alle stelle e la benzina alla speculazione, sono le conseguenze di sanzioni che dovevano annientare la Russia ed invece hanno desertificato la nostra città. Non bastano i soccorsi delle agenzie a pagamento (nostro) o qualche ruffiano che gira per la meravigliosa città, da un aperitivo all'altro, senza incontrare code. Hanno il terrore di mostrare la cruda realtà, sperando sia solo una stagione sbagliata. I garantiti rischiano il posto. Non vogliono però ospitare i migranti, quelli che hanno incentivato, benedetto, con migliaia di cooperative e le Ong che fornivano turisti sicuri, salvandoli su prenotazione. Avrebbero sistemato previdenze e carenze di nascituri. Ha ragione Paesani, il migliore dei suggeritori del Principe Gnassi. Non volete ammettere gli errori ai quali avete aggiunto una catastrofica visione dei lungomari. Hanno creato più problemi dei pochi risolti, ma producono multe in quantità impressionante. Però due ditte brindano. Non c'è una realistica presa d'atto dei problemi. La storica inesistenza di una opposizione credibile, dovrebbe spingervi a prendere in mano il libro del rinascimento cittadino. Basta nebbie, palme e palmizi. Occorre partire da una mobilità utile, servizi mirati e decidere cosa fare della spiaggia, prima di pensare a chi andrà. Il bene più prezioso che abbiamo. Non sarà un revival, impossibile, del vecchio turismo, distributore per quasi tutti. Rimane sul mercato solo chi ha mostrato di volerlo. E' gia cambiato sotto i nostri occhi, il bagno vestito sarà una delle novità.
massimo lugaresi