sabato 26 agosto 2023

La Guerra del Pd

Le correnti mini o desolatamente mignon, nel Pd si sprecano. Anche quelle "morose" della Schlein si dividono con i colori dell'arcobaleno. Perdono consensi, qualche anno addietro non ci sarebbe stato un Generale in grado di fustigare il partito tolemaico. Il nuovo regime non si è però insediato alla perfezione. La Meloni predilige una conduzione familiare quella che ha fatto la fortuna (turistica) della Riviera. La differenza però tra lei e quelli intimi diventa visibile ed imbarazzante. Permette perfino al Pd di contestarla. Rimangono però largamente migliori di questa opposizione da barzelletta non raccontabile. Non perdono l'antico vezzo di impartire lezioni, arrogandosi il diritto di una supremazia culturale ed morale. Uno, non il solo, degli aspetti respingenti quel partito, nato per il potere e destinato ad implodere, senza l'aiuto di Putin. Settembre nero anche a Rimini? Oppure aspettate che sia il Carlino a dare il via alle danze del consuntivo? Intanto Linkiesta usando gli ultimi giorni del sole di Capalbio, ordina al Pd di mantenere alta la bandiera della resistenza ucraina. La sinistra bellica è una anomalia nostrana. Una gara persa in partenza con l'occidentalismo della destra meloniana. La vera "stranezza" di questa legislatura non viene toccata dalla propaganda. Scandalo politico e dimostrazione della sudditanza. Eppure Papa e Cardinali si muovono per apparecchiare una pace condivisa. Linkiesta il blog sdraiato (si fa per dire) sulla Schlein, chiama ancora alle armi. Il Pd 
ha il dovere di tenere alta la bandiera della Resistenza ucraina. Quella degli italiani è già moscia. 
massimo lugaresi