sabato 19 agosto 2023

Briciole di Verità

La guerra in Ucraina si è svolta assurdamente in terra e cielo, ma volgarmente tra le due propagande. Noi abbiamo usufruito, giornalmente, solo di quella occidentale. Con la distinzione, nostrana, di vedere gli stessi titoli sul Giornale e Repubblica. La Stampa è inarrivabile nel suo occidentalismo d'antan. Finalmente escono, sempre più numerose, nel momento di massima crisi di Zelensky, ormai etichettato perdente ed annusante guai, briciole di verità. La guerra non fa più notizia ed è già un dramma per i devoti fornitori d'armi a grappoli. Il NYT, non il Riformista, pubblica che sono circa mezzo milione solo i soldati, perfino ucraini, morti. Aggiungi feriti e civili, siamo nel disastro. La controffensiva (fallita) non raggiungerà Melitopol per impedire il corridoio tra Russia e Crimea (russa). Il Washington Post  conferma. I due più importanti giornali americani, pubblicano quello che i nostri appecorati corrispondenti non sono riusciti a raccontare. Meglio "imperversare" con i titoli sul Generale che ha conosciuto più guerre. Faccio fatica a pensare (non ci credo) che nessuno sapesse cosa stava scrivendo e pubblicando. Perduta la guerra che non doveva scoppiare, sono rimaste punture di spillo e l'ombra del fascismo. L'opposto estremismo è stato prontamente cancellato. Leggo che famosi commercialisti del contorno piddino, dotati dell'anima giusta, appena arrivati a casa, si sentono in dovere di allarmare il social pensiero sul pericolo creato dal Generale che scrive quello che pensa. 
massimo lugaresi