lunedì 8 marzo 2010

Osservando

Le richieste avanzate dai Signori della Sabbia con le osservazioni al Piano Spiaggia Melucci, sembrano varcare i labili confini del decoro politico. Locali commerciali fino a 1.200 mq, ombrelloni fino al mare, modifica delle regole di controllo con altre aggirabili ed interpretabili. Tutto ruota attorno al principio che sulla spiaggia comandano bagnini e baristi, occorre riscrivere un Piano che aveva l'ardire di imporre un concetto rivoluzionario, la Spiaggia è un Bene di Tutti, se i signori imprenditori del sole continuavano solo a dipingere le loro casette e cabine, attraverso bandi pubblici subentravano altri che avevano il desiderio d'innovare ed investire, troppo semplice e democratico, alla Cgil queste battaglie non interessano, l'art.18 è un'altra cosa. Sembra che i destini della Regione dipendano dai voti balneari, da dividere con la Lega che ha piazzato una bagnina come ronda. La massa di bugie rovesciata da una domestica stampa è superiore al tonnellaggio dei rifiuti che il mare spiaggierà nei prossimi giorni. Canoni non superiori ai 400 euro, denunce che provocano ilarità all' Agenzia delle Entrate, dieci euro d'aumento per i salvataggi considerati attentati, i bandi sono atti eversivi non espressione di libera concorrenza, quello che sul resto del territorio è sancito come precario, sull'arenile si trasforma in stabile e danzante, le innovazioni non vengono introdotte a causa dei redditi cingalesi. Siamo stanchi di avere ragioni postume, come sulla Fiera, per anni abbiamo celebrato Cagnoni come migliore manager pubblico, La Voce, s'accorge che siamo immersi nei debiti, scatena una polemica giusta per quanto tardiva, che costringerà i deboli democrat a fare muro, come se il Magnifico fosse Napolitano. La Variante al Piano Spiaggia approderà in Consiglio, chiediamo ad un consigliere che non si chiami Casadei, di chiedere l'appello nominale, non servirà a niente, dopo avere votato l'Holding siete vaccinati anche alla Corte dei Conti.