lunedì 29 marzo 2010

Sciopero

La risposta del Presidente a vita della Tram, Amadori alla Uil, ha innescato una polemica assurda, senza contorni definiti, i numeri degli scioperanti ballano come fossero in piazza. Proviamo a mettere in fila le cose, non facile con un interlocutore di quella pasta. Secondo Amadori, cresciuto nel sindacato, lo sciopero ha fermato l'80% degli autobus, con un'adesione del 20%, risposta stridente con la logica e la matematica. I mezzi non hanno circolato, punto, a Rimini se ne sono accorti tutti eccetto lui, bastano poche decine di persone per mettere in crisi il trasporto, figurarsi con le percentuali accertate. Il problema per l'ex sindacalista è che non può fare il mastino con gli operai ed occhi languidi al palazzo che garantisce il suo posto, le ragioni delle difficoltà dell'azienda che presiede da sempre, risiedono nello sperpero di risorse per mantenere in vita un'Agenzia della Mobilità+altro presidente a vita, la velocità di crociera dei nostri mezzi è la più lenta della regione, strade sempre intasate, mancanza di corsie preferenziali ed alternative alla mobilità privata. A questo aggiungiamo la colpa tutta  personale, di non avere trasformato il Tpl in una modalità culturalmente accettata, sostenuta, condivisa dalla Città. Basta salire su un bus per scoprire che la popolazione è formata da vecchi, extra e qualche ragazzino, mandateci le vostre percentuali.