mercoledì 10 marzo 2010

Portobello

I Tre Esperti, Melucci, Ermeti, Leoni, partendo da motivazioni personali diverse, tentano, condendo il Piano Strategico con salsa verde, di salvarsi, passando dalla strategia dei Volani, come definivano le cattedrali nel deserto, a quella dei Servizi, fogne, strade e ..verde. Abbandonati da tutti, ricordano gl'inventori di Portobello, da quello che spianava il Turchino per eliminare la nebbia in Val Padana fino all'inventore della forchetta elettrica per arrotolare gli spaghetti. Potrebbe far sorridere, la situazione che si è creata è drammatica, l'assenza di una regia per tanti anni, ha provocato carenza d'ossigeno al cervello strategico. Il Piano Strutturale nasce da una lunga ed inutile incubazione, con un parto elettorale tanto frettoloso quanto sospetto, le pinete a Rimini non ci sono mai state, i cipressi sono al cimitero, i ponti di tiberio chiusi senza prevedere alternative, le capacità edificatorie eliminate senza spiegare i legali meccanismi. La certezza che si mostri la scarpa destra del piano strutturale, per nascondere la sinistra speculativa del Piano Strategico, viene avvalorata dallo scempio del territorio con decine di varianti fatte passare come anticipatrici. Parliamo e scriviamo prevedendo i disastri, solitari ghostbuster, speriamo che la decenza politica si fermi ad una semplice delibera d'indirizzo, con un elenco delle cose da fare, lasciando al prossimo Sindaco, foss'anche Gnassi, il compito di ridisegnare una Citta disastrata.