giovedì 11 marzo 2010

Spira il vento

Le cronache raccontano dello scontro fratricida tra Bersani e D'alema, l'accusa che il fratello maggiore lancia al piccolo(?) è di muoversi nel solco dipietrista, discostandosi troppo, dalla futura coalizione con Casini, anche il mondo imprenditoriale che fa riferimento al pidi trova pericolosa questa deriva radicale, avendo sentore che lo stesso Berlusconi voglia chiudere le molte porte socchiuse, nelle quali il sistema consociativo aveva avuto uno spazio, modello Fiera di Rimini. Queste sono le ragioni dell'uomo di Gallipoli, molto irrequieto per lo schiaffo subito nella sua  regione da parte di Vendola ed in generale da una parte importante del centro sinistra che lo vede sempre più come un  vecchio fardello. La lettura che molti danno, è la tentazione del neo-segretario di chiudere l'amicizia, partendo da ragioni oggettive: la paura del passaggio di voti dal pd all' idv, non lasciare il popolo viola a Di Pietro, diventato cinghia di trasmissione dei piccoli partiti della sinistra. A questa complessa sintesi, i bene informati, aggiungono che Errani  ha già dato il suo placet a Bersani e porterebbe il Governatore, dopo l'elezione, a fare scelte di campo diverse, il primo a farne le spese sarebbe Melucci. Dal lungomare del paganello, Gnassi, capito come spira il vento, dicono sia già schierato con questa nuova ipotesi.