mercoledì 17 marzo 2010

Gnassi Sindaco

Un appello, non prematuro, a tutti gli uomini e donne di buon senso, sinistra, destra, centro, credenti e non, operai, impiegati, imprenditori, professionisti, per creare un movimento che SalviRimini da un disastro annunciato. L'eredità di Ravaioli è drammatica, un mare di debiti, patrimonio svenduto, urbanistica a colpi di varianti, un vuoto infrastrutturale, sistema socio-economico al lumicino. In questo quadro, eleggere il funzionario di partito Gnassi, sarebbe suicidio di massa come stupide balene, staccare la spina del futuro alla nostra Città. Le poche volte che parla, rarissime quelle scritte, sembra voglia stupire, una cultura cinematografica, tipica di chi ha affrontato una vita assistita. E' carente di un requisito fondamentale, per affrontare un passaggio scontato anni 60 da segretario a sindaco, un'esperienza lavorativa, la madre di tutte le battaglie per campare. Questa è la ragione per la quale, per primi, abbiamo indicato un Maurizio Focchi, che produce lavoro per centinaia di persone, come ideale antagonista, contro il prototipo del vecchio-giovane allevato nella batteria postcomunista. Esageriamo? Avete mai ascoltato un discorso che verta su fatti concreti, amministrativi, ricordiamo il segno di vittoria alla Winston all'inaugurazione del Turquoise, lasciando ad altri il cerino acceso. Ha scelto la Marchioni, Vitali, l'assessore pieno di cinesi, non sono reati, profonde patacate sì, terminata la demolizione di un Partito, affidato il Forum ad Ermeti, i resti a Gobbi, con lui mai, lasciamo Casadei in ostaggio.