giovedì 20 ottobre 2011

N.P.

Nell'ultima rilevazione del Sole 24 Ore la posizione del Sindaco Gnassi, veniva indicata NP, come la temperatura di Lamezia. Riteniamo non errata la rilevazione, per il momento mostra grande agitazione, presenza a tutti gli eventi, impatto mediatico, promesse, impegni e poco altro. Da almeno cinque mesi il consiglio comunale che dovrebbe essere la Sala del Giudizio, è impegnato in ridicole querelle su temi di ordinaria manutenzione, non ha ancora affrontato un vero problema della Città. Qualcuno prima di volare a Bologna ha lasciato come pegno un Piano Strutturale last minute, dopo avere ripulito i cassetti e gli armadi dei piani particolareggiati che giacevano inermi da anni, anche in questo caso con un'attenta selezione in base alla specie ed origine, compito naturalmente lasciato ad un ex moralizzatore di costumi urbanistici. Non interessa questo, quanto la fine alla quale sembra andare incontro il nostro Sindaco, un percorso già visto, molto simile a quello del prestato e dimenticato Dottore, con la differenza che Ravaioli poteva contare sull'apporto direzionale di un Melucci del quale non vediamo una pallida controfigura nei prescelti da Gnassi. Maurizio possedeva/possiede l'intero partito riminese, mentre Andrea (usiamo vecchia confidenza) non conta quasi niente. Scenario preoccupante al quale dobbiamo aggiungere una situazione contabile vicina al default, invece di riportare i pizzini fieristici qualche giornalista riminese, magari il nuovo direttore dell'ammiraglia, potrebbe fare un'indagine non skematica sullo stato della nostra finanza. A lume di naso e ricordi solo la sommatoria degli impegni pesanti che ricordiamo, ci portano ad una situazione di assoluto pericolo contabile, il consiglio che diamo al giovane ciclista, non è quello di smettere la salutare pratica, ma cominciare ad operare una selezione delle cose da fare, prendendo una distanza netta dal passato che lo affonderà, dichiarando ai cittadini cosa è possibile fare. Corre il rischio/certezza tra poco tempo di essere conteggiato con i responsabili del disastro, senza avere possibilità di distinzione. Se ricordiamo bene nel platinato business plan del Palas si prevedeva come punto di pareggio dell'opera, 1,5 milioni di presenze, per un costo pari alla metà di quello reale, oggi siamo scesi alla speranzosa cifra di 500 mila, comprensiva delle card per gli albergatori come per la raccolta differenziata. Possibile che queste cose si debbano leggere solo nel nostro blog?