domenica 2 ottobre 2011

Legalità


Il ripristino della legalità è questione sulla quale si deve voltare pagina, sta passando il concetto che quello vietato dalla legge diventa necessario, quindi legittimabile o sanabile a posteriori. Troppi gli esempi che vanno in questa direzione, non solo composti da sostanze sabbiose, parliamo di parcheggi selvaggi, abusivismo commerciale ed edilizio, evasione fiscale, lavoro nero, sicurezza sul lavoro. Un deciso arretramento della frontiera della legalità, comportamenti disinvolti come l'affitto di case ed attività commerciali, puttane, spaccio, gioco, strozzinaggio, apparati produttivi compiacenti ad una malavita più o meno organizzata. Un quadro sempre più fosco, dividersi tra quelli che minimizzano o strumentalizzano porta al risultato di veder peggiorare la situazione. Sapendo bene che è tema difficile e complicato, il primo passo per tutte le istituzioni, le rappresentanze sociali ed economiche è sedersi attorno ad un tavolo, dicendo no ad ogni tipo di devianza o difesa d'ufficio, ognuno s'impegni a fare la sua parte, con l'obiettivo di lanciare un messaggio forte alla Città, esiste ancora la legalità, non si può fare quello che si vuole a spiaggia e sulle strade. Qualcuno dirà che è difficile, che si faranno solo chiacchere, tutte cose vere, va pure affermato che se rinunciamo a questo tentativo, arriveremo ad un arretramento sociale più cruento, non solo legato alla sicurezza ma che investirà aspetti economici importanti, anche sul piano occupazionale. Fatta questa analisi sconfortante ma realistica siamo i primi a non fare il gioco delle parti, si vince assieme, a patto che nei palazzi capiscano come si debba giocare.