domenica 2 ottobre 2011

Trasporto Pubblico




Occorre rendere concorrenziale la rete del trasporto pubblico, con una riorganizzazione che valuti anche la redditività, in ragione dei minori trasferimenti statali, le tariffe continuano a crescere in modo smisurato, portando ad una notevole riduzione dei trasportati, con riflessi sugli incassi ed incentivando il trasporto privato. La Start ci costa milioni di euro, come la stronzata Metrò, sembra un escamotage per evitare la gara d'appalto prevista dalle vigenti leggi e continuare a mettere un mezzo lungo 12 metri che va a prendere la vecchietta a Stracciarino. Atto delizioso ma costa trecento euro a giro, allora perchè non pensare mezzi a chiamata, oppure ragionare in un quadro di flessibilità dell'offerta per mezzi e gestione, affidando questo servizio a cooperative che possono concordare le risorse con l'utenza ed i comuni interessati? Gli stessi oltre a chiedere devono anche investire, una decina di anni or sono, il capolinea a Riccione da via Ceccarini venne trasferito all'Abissinia, due chilometri possono sembrare pochi ma nell'ambito di una linea che ha un mezzo ogni dieci minuti, in andata o ritorno, diventano circa 500 al giorno, moltiplicati per 365 e per il costo al chilometro portano a cifre vicino al mezzo milione all'anno, al comune non è costato un euro. Qualcuno ci potrà dire che neppure Rimini mette risorse proprie, con il bilancio di circa 25 milioni portato al pareggio tra risorse e bigliettazione ( 20 trasferimenti e 5 bigliettazione), non vero, solo nell'anno passato il comune ha speso 6 milioni per mezzi nuovi, andrebbe considerato che per la vera utenza oltre alle linee, servono tariffe umane.