mercoledì 12 ottobre 2011

La Casta

Quando si parla della Casta il cittadino comune pensa ai titolari di cariche istituzionali, dall'onorevole al consigliere comunale. Se prendiamo come riferimento la nostra città, con una stima che verrà confermata dal censimento, crediamo sia corretto quantificarla ufficialmente in una cinquantina di persone. Facendo riemergere il sommerso, in realtà dobbiamo parlare di almeno 5 mila persone, una delle ragioni per le quali un grande conoscitore dei meccanismi elettorali come Melucci ha sempre detto che a Rimini non avrebbero mai perso, il vantaggio in partenza era enorme. Questa massa anonima, nelle occasioni decisive si moltiplica con naturale partenogenesi dettata da convenienze personali ed economiche, diminuite con la disaffezione dei cittadini alla politica che ha colpito però molto più il centrodestra. Tralasciando i politici conosciuti, il secondo livello è dato dal sistema delle partecipate, conteggiando in quota parte anche le percentuali di rappresentanza in ambiti sovracomunali, arriviamo ad una cinquantina di aziende con presidente, vice, consiglio di amministrazione, risparmiando solo nei revisori che sono sempre gli stessi skematici. Una stima prudente ci ha portato alla cifra di 500 persone, quasi tutte con famiglie a carico, molte anche due, con un ricavo pro capite di circa 800/1000 euro. A fianco delle partecipate c'è il mondo semi sconosciuto delle commissioni permanenti di ogni genere, sommandole con il metodo usato, possiamo azzardare un numero approssimativo di altre 300 persone che percepiscono remunerazioni più basse, ma trattandosi di aspetti particolari creano, per dirla con un eufemismo, un mondo parallelo, che senza parlare d'illecito, s'inserisce nel circolo ristretto del potere. Arriviamo al girone celestiale degli incarichi/contributi, difficile comprendere e riassumere gli intrecci, sono espletati in termini di assoluta discrezionalità, alcuni settori tecnici o culturali da anni vedono sempre gli stessi soggetti, con un manuale degno dei migliori cencellini. Dobbiamo dire che la qualifica di cattolico, aggiunta al master nel curiale, determina ascese incredibili, un pass che vale per i due mondi politici fintamente avversari. Pochissimi sanno leggere l'albo dei premiati, per capire alcuni aspetti urbanistici si deve partire dagli incaricati, un giochino ancora inviso e sconosciuto ai consiglieri comunali. Definire il numero dei soggetti di questo settore è difficilissimo, ma utilizzando il parametro della spesa corrente di bilancio, possiamo azzardare trattarsi di centinaia di persone. Infine va detto che non c'è solo l'aspetto comunale ma anche decine di aziende che nel loro agire quotidiano vengono influenzate dalla politica, siano pubbliche o private, si ripete lo stesso copione. A questi aspetti andrebbero aggiunti per giustizia investigativa tutti coloro che hanno avuto un posto di lavoro e/o hanno fatto carriera per rapporti politici non per meriti personali. L'esercito di generali, colonnelli, capitani, tenenti, marescialli, caporali e truppa sa bene che è il sistema a garantire i loro vantaggi, è naturale che sappiamo mettere in piedi macchine da guerra poderose e vincenti. Non siamo in grado di andare oltre una rappresentazione skematica, sarebbe bello ed eticamente utile che qualcuno si cimentasse in questa ricerca, l'impressione che anche il giornale che si definisce d'opposizione, sia alla fine molto dentro a questa organizzazione, dagli altri non c'aspettiamo niente, il Carlino però ha cambiato Direttore.