venerdì 21 ottobre 2011

Per il Momento

Gnassi spopola sui titoli dei giornali di casa per non avere ancora realizzato niente, viene descritto non in grado di amministrare la Città, potrebbe essere condivisibile se non ci fosse la regia mediatica del suo eterno nemico. Dopo averlo promosso Sindaco, avendo esaurito le figurine disponibili, ha iniziato la politica dell'indebolimento, un Gnassi troppo potente mina il suo cerchio magico di rapporti. La storia si ripete in questa maledetta città, senza ricorrere alle influenze montezumiane evocate da Ravaioli, sembriamo proprio degli sfigati che se le vanno a cercare. La strategia adottata è quella di ridurre il Giovane ad una caricatura politica, mentre Ravaioli era un fenomeno. Parlando seriamente per qualche riga, il problema risiede nella mediocrità generale, se pensiamo che per pagare qualche pezzettino dei debiti del Palas hanno inventato la card come al Conad, significa che il conto è arrivato ma nessuno vuole guardare la cifra. Il Dottore ha goduto di un clima finanziario irripetibile, sprecato in mille inutili rivoli, alcuni degni di altre attenzioni, decine di milioni di entrate straordinarie, dovute alle alienazioni immobiliari, oneri urbanistici, edilizia contrattata ed una crisi che ha solo lambito l'ultima parte del dannoso regno. Gnassi nel ricevere la malsana eredità ha assunto debiti incontrollabili per opere assurde come Trc, Palas, Seminario, che da sole occuperanno almeno 6/7 prossimi bilanci. Non può permettersi il Capodanno, solo qualche lumicino cimiteriale, non ha ancora onorato i comitati dei pochi spiccioli promessi, il clima per lui, al ritorno dalle salutari passeggiate in bici con la squadretta di dopolavoristi si fa pesante, la fortuna ha voluto che con l'abolizione dei quartieri avrà meno pugnette, non ci stupiremmo se una delle prossime adunate indignate si svolgesse in Piazza Cavour. In un clima come questo, se ci fosse una opposizione al netto dei bravi grillini (complimenti per il Molise), per il Sindaco sarebbe una tortura anche andare in Consiglio, in Giunta ha già smesso. La luna di miele è terminata, i problemi dei cittadini sono talmente gravi che la politica è scesa agli ultimi posti, come gli indici che ci definiscono una decaduta star turistica ( complimenti per i servizi scolastici, siamo ultimi anche lì). Non riuscirà a calmare le richieste con manti di bitume, rotonde e piazze che si demoliscono da sole, sono rimasti i dossi, specialità viserbese, servono per farsi eleggere, decisivi come i voti di Bertino. Chi critica Andrea appartiene alla folta schiera degli adoratori di un Magnifico, capace di realizzare una stupenda conchiglia ruotante su un mare di debiti o giustificare una stronzata come il Trc. Non dimentichiamo che Gnassi proviene da quel gruppo, ma solo per avere manifestato solenni intenzioni di emendare il passato, assume un valore salvifico, per il momento. Se poi volesse stupirci le occasioni non mancheranno: sulla spiaggia deve tirare diritto, ripristinando regole ed imponendo innovazione, chiudere la stagione degli abbracciati ai piloni ciellini e la totalità delle partecipate, affrontare il caso Carim senza andare a traino dei colpevoli, munirsi di una squadra di amministratori preparati e dare un'occhiata alla Murri e Novarese, prima che arrivi qualcosa di brutto, sui Project lo avevamo avvisato.