martedì 4 ottobre 2011

La Stazione

Al nostro sindaco meditante abbiamo dimostrato che non siamo contro a prescindere, non siamo però dei petitti. L'ennesimo concorso per idee sull'area della stazione sembra la solita patacata che in mancanza di riferimenti certi porterà a scarabocchi accompagnati da falsi recuperi ambientali e spazi polifunzionali. La soluzione indica l'assenza di un lavoro preparatorio e la non affidabilità di quella montagna di buoni propositi definiti strategici. Per parlare di nodo intermodale, si dovrebbero prima indicare le strade ed i servizi, partendo dai pochi esistenti o quelli formalmente previsti dal Piano Regolatore, con la previsione di un tunnel lungo un chilometro sotto la stazione, una cazzata chicchiana, che però non cancella l'esistenza del problema di un collegamento tra via Roma e la via Sacramora-Sozzi e l'esigenza di un'arteria alternativa alla via Tripoli, passando dall'ambito ferroviario, per coniugare i parcheggi a mare dell'Ausa, come indicato nella delibera d'Indirizzo della Mobilità. Gnassi deve impadronirsi delle poche indicazioni serie costruite nei dodici anni più disastrosi per la Città, altrimenti non riuscirà a gettare l'acqua sporca ed il nemico Vate. La soluzione del sottopasso nella Stazione non può essere quella rappresentata dallo sponsor, una mediocrità urbanistica del grande distruttore. Il concorso deve servire per coprire una decisione già effettuata ? Un altro bando ad aziendam? Per entrare in possesso dell'area il Moretti Ferroviario chiede 25 milioni, meglio raccontare la verità, aggiungendo che fine farà il Dopolavoro Ferroviario. Siamo quasi certi che anche questa farsa finirà alla riminese, con un buco alla Renzi ed un multipiano nell'area dello scalo merci, sempre che non arrivi la solita cascata d'appartamenti lato mare stazione.