martedì 30 agosto 2016

L'Oste e il Vino

Terremoto: andare a domandare agli ingegneri come fa certa stampa locale tanto per gettare acqua sul fuoco se Rimini dovrebbe adeguarsi sismicamente è come andare a domandare, si dice in questi casi, all'oste se il suo vino è buono. Ed infatti taccano con la manfrina che gli edifici pre 1983 sarebbero da adeguare etc. Niente di più prevedibile: come andare dal... Presidente dell'Ordine dei Salumieri e domandargli se a suo avviso i riminesi dovrebbero mangiare più mortadella. E tuttavia, non essendoci "sismologi" propriamente detti a Rimini che si sappia non di fama almeno si chiede agli ingegneri che pur riconosciuti come onestissimi, con deontologia ai massimi livelli sono parte in causa nella cosa essendo fra quelli che guadagnerebbero nel caso. Un evento sotto il profilo logico parlando sommariamente può essere "impossibile", "possibile", "necessario" (logica "modale"). Esempio: che io sposi un giorno Kim Kardashian è possibile; che io tiri giù un palazzo con un pugno è impossibile; che io un giorno sarà prima sarà dopo morirò è necessario. Limitandoci a ciò che è possibile che io mi unisca in nozze con la prosperosa Kim è possibile ma non molto probabile. Le carte sismiche sono fatte su criteri probabilistici. Che a Rimini oggi pomeriggio avvenga un terremoto magnitudo 10 che la cancelli è possibile ma la sua probabilità è talmente bassa 0,0,0... da rendere l'evento quasi impossibile. Che fra 1,10, 100 anni vi sia un terremoto proprio su Rimini di discreta violenza che causi un paio di crolli e qualche vittima è possibile, ma non molto probabile. Quindi perchè fasciarsi la testa prima...? E' anche possibile che un frammento di asteroide grande come il monte Carpegna colpisca domani Rimini ma è talmente improbabile che nessuna se ne preoccupa. Niente di peggio che fare piani sull'onda emotiva. Se devo spendere 100.000 euro per rendere la mia casa a prova di terremoto giapponese allora prima non dovrei forse valutare di spendere questi quattrini per eventi molto più probabili di un terremoto che stermini la mia famiglia? Allora terremoto del '16 secolo scorso: 4 morti, molti edifici specie alti campanili etc. danneggiati, diverse persone ferite. Ma parliamo di un'altra epoca e di un evento di una sfiga eccezionale perchè Rimini nella divisione in 10 gradi di sismicità del territorio nazionale di una delle tante carte che circolano più o meno manipolate dalle varie lobby dei "terremotisti" che guadagnano con l'antisismica, Rimini si colloca a metà, tutti i terremoti del secolo scorso che hanno fatto vittime si sono verificati nelle zone che si trovano nella prima o seconda posizione del rischio, inoltre tutti in paesini vecchi, mai se notate in città grandi. Allora chiedo c'è qualcuno che conosce una persona che si sia mai rotta un'unghia a causa di un terremoto e badate non dico a Rimini ma ovunque: tipo: "ah mia cognata si è lesa un'arto nel terremoto del... in...."? Questi eventi hanno una eco mediatica enorme ma fanno esempio infinitamente meno morti dell'obesità o degli incidenti stradali etc. Che senso ha che una cosa che non riguarda Rimini se non sotto il profilo della solidarietà ci terrorizzi come dovesse capitare qui quello che statisticamente non dovrebbe capitare? Nell'Appennino Centrale c'è questo problema che chissà adesso si addormenta per un altro secolo. A Rimini questo problema non c'è, qui c'è il problema... A Pechino non hanno il problema dei terremoti ma quello dell'aria inquinata, a Napoli la Camorra e via dicendo. Perchè un evento drammatico lontano nello spazio, che qui non può che con percentuali bassissime deve allarmare la popolazione? Il terremoto in Italia, da che esiste l'edilizia "moderna", riguarda precipuamente queste cittadine dell'Appenino, alcune zone del Friuli e della Sicilia, la Garfagnana, un piccolo pezzo dell'Emilia e non Rimini, dovrebbe mettersi l'anima in pace chi vuole speculare sulla cosa agitando lo spettro del "non si mai".
A.Zobeta