mercoledì 3 agosto 2016

T-Red

L'assessore più assessore degli altri, braccio destro del Sindaco e garante della sicurezza locale, ci ha deliziato, nei giorni scorsi, con il racconto di una favoletta stradale: I multometri nascosti nei cespugli come gli.. "storici" in quelli del Grand Hotel, secondo la fantastica ricostruzione sono richiesti dai cittadini. Una tesi non smentibile in assenza di una pur pallida opposizione, almeno alle stronzate o di verbali dei consigli di quartiere, smantellati. Il cittadino al massimo segnala le criticità ma le scelte spettano all'amministrazione, oserei dire la Giunta. Gli infernali T.Red di via Settembrini, Euterpe e per bilanciare anche Tolemaide, sono il canone per amministrare la Città. E' arrivato subito un comunicato nel quale dicono che tutti i "ricavati" vengono spesi per i Fila Dritto. Un proseguire spinto dallo smisurato protagonismo sindacale, io amministro, voi pagate. Non esiste un lavoro di squadra, ma solo tre giornali che si scambiano le locandine preparate. Nel caso in questione nemmeno il Carlino riuscirebbe a "bere" la favola che si tratta di una messa in sicurezza delle arterie..tassate. SETTEMBRINI: perchè non è stata fatta la rotatoria già progettata e finanziata in corrispondenza di via Gravina? Oltre a fungere da rallentatore, avrebbe migliorato la vita di molti residenti e degli automobilisti. Sapete perchè non si è mai fatta? Non è per i "presunti" problemi alla Scuola Boschetti, ma, come sostengono in molti, la verità è che in quel viale esistono "cittadini" con gradi superiori agli altri. Vicino alle vie Giangi e Porta è situato il comando politico. Strade non più larghe di sei metri subiscono tutto il traffico della zona. Una volta sotto il "ferreo" controllo di Melucci prima che si "innamorasse" della Fiera. Mentre nelle due sfigate arterie si svolge l'inferno in movimento, la via Gravina è un'oasi di pace. Nessuno, tranne i residenti, utilizza questa via. Il motivo? Semplice: l'utenza in uscita verso mare se usa la via Gravina deve percorrere la via Settembrini (T.Red) verso monte fino al semaforo di via Giangi, poi fare una pericolosa inversione ad U. Tutti preferiscono arrivare allo stesso semaforo percorrendo le vie interne, per finire in via Giangi con una più comoda e meno pericolosa svolta a sinistra. Il buon senso (sconosciuto) suggerirebbe che per entrare nella Zona Lagomaggio, si dovrebbero usare le vie Praga, Rovetta e Gravina, seppure limitata ad un senso. Se poi volessimo ragionare in termini strutturali, realizzata la rotatoria e attrezzata la via Gravina con un marciapiede lato monte e "un esproprio" di due metri sul lato mare, (80% già pubblico) si potrebbe tranquillamente organizzare il traffico in entrambi i sensi. Risolvendo (anche) il problema della scuola, spostando l'ingresso sul viale Aleardi, già munito di ampio parcheggio. Una proposta da concludere trasformando i semafori esistenti per i passaggi pedonali, eliminando gli attuali incroci. Chiudere l'aiuola centrale, lasciando le relative svolte a destra. L'eventuale cambio di direzione viene compiuto in corrispondenza della rotatoria dell'ospedale o sull'ipotizzata rotatoria (?) di via Gravina. Nella stessa progettazione deve rientrare anche un'altra rotatoria alla altezza di via Malaparte. Eliminando sia lo stato di pericolo che crea questa intersezione, sia il rallentamento del traffico. EUTERPE. Mi piacerebbe sapere di cosa si sono lamentati i cittadini residenti. Non ci sono, in quel tratto di strada, abitazioni che si affacciano sulla via. Se si vuole mettere in sicurezza la mobilità lenta non mancano certo gli spazi. Se invece il problema (dramma) è il rumore e lo smog non è certo un "multometro" la soluzione. Da dieci anni aspettiamo una rotatoria progettata e finanziata dalla Soc. Autostrade per la gestione della Circonvallazione, Repubblica e la stessa via Euterpe. In una giunta normale il tema complesso della mobilità non deve essere materia delegata alla Polizia Urbana, peggio all'assessore più assessore. Neppure alle invenzioni della giornata sindacale. Anche in questo caso si parla di "pianificazione", termine perfino aborrito da questa amministrazione da lungomare. Chiedo alla neo-eletta Frisoni, assessore alla Mobilità se ritiene fondata questa impostazione. I multometri devono essere usati come risposta alle emergenze, non quelle di..bilancio.