domenica 14 agosto 2016

I Tartassati

Di quei pochi, troppo pochi, che si interessano dei beni comunali, ancora meno sono quelli che hanno un'idea circa le fonti di entrata del nostro Comune. Per entrate si intendono quelle correnti rilevate in contabilità finanziaria. Tra queste ricordiamo le principali e le loro peculiarità. La TARI che ci viene comunicata dal Comune con una letterina (al costo di 2,00 €) contenente il Modello F24 precompilato; finanzia i capitoli di spesa dedicati all'igiene pubblica. In sostanza è una partita di giro, nel senso che il Comune la "gira" tale quale nelle casse della multiutility HERA (che a sua volta paga i suoi terzisti, in prima fila Cooperativa 134, ma questo è un altro discorso...) che eroga il servizio. I Proventi delle MULTE sono (sarebbero) dedicati per legge dello Stato alla sicurezza stradale. La peculiarità tutta riminese ha una curiosa impronta politica. La campagna elettorale dell'attuale sindaco ha cavalcato la sistemazione del manto stradale, le famosissime e vincenti "buche nella strada" che hanno gonfiato le vele del panfilo CinqueStelle a Roma. Il nostro Sindaco ha avuto la stessa pensata, dichiarando guerra alle buche stradali, ma finanziandola con l'installazione di due nuovissimi (ed allo stato dell'arte, efficientissimi) autovelox. Fin qui non fa una piega, si finanzia la manutenzione stradale con le multe. C'è un però: la base imponibile delle multe sono gli automobilisti indisciplinati, se per caso questi dovessero diventare ligi fruitori della strada, dove andrete a prendere i soldi? Solo la politica può pensare di finanziare un progetto così strategico con una fonte aleatoria di entrata, ma a questo siamo ormai colpevolmente assuefatti. L' Addizionale Comunale IRPEF ha una generica destinazione. Alla stregua dell'IMU, l'Addizionale finanzia un po' tutte le attività del Comune. Non possiedo dati sullo stock di questa parte di imposta, ma sarei curioso di conoscere la fonte del gettito, ripartito tra lavoro dipendente e liberi professionisti in generale, ci sarebbe da ridere, sempre amaro. Infine la regina di tutte, l'IMU che riversa nelle case comunali la maggior quantità di "schei" (in onore del Veneto con il quale,da questa legislatura condividiamo Assessori e Fiere). Qui, per conoscere l'importo da pagare, dovete calcolarla voi. Meglio ancora, dovrete farvela calcolare e pagare un ulteriore balzello per conoscere il quantum! La base imponibile sono sostanzialmente gli immobili e le aree edificabili. Rimini e le altre località turistiche e ricettive italiane, condividono un vero sopruso da parte dell'erario: il gettito raccolto sugli alberghi non spetta al Comune, ma lo introita l'erario (lo Stato, Roma per intenderci). Questa è una eredità dei governi precedenti che lo scolaro a capo del Governo ha pienamente sottoscritto. Nel dettaglio, lo Stato trattiene per sé il 7,6 per mille dell'imposta maturata e da facoltà al Comune di poterla aumentare di ulteriori 3 punti per mille: il Comune di Rimini, con le aliquote 2016 ancora da deliberare (causa una campagna elettorale da sostenere), del 8,9 per mille IMU prelevato sugli alberghi, ne incassa l'1,3 per mille. Se i satrapi del Governo e del Comune fossero di colori diversi, qualcuno potrebbe chiederne ragioni alle porose casse dello Stato, ma nel partito più democratico del mondo, "democratico" serve solo a riempire una scassatissima banderuola.
Montalbano
 P.S.: "Erano tempi strani", ricorda Famil che sin dall'infanzia ha abitato a Sumgait. "Ci si chiedeva perché le nostre vite fossero così misere e il partito aveva un suo modo di bisbigliarci all'orecchio: 'La colpa non è del sistema, è del tuo vicino. E' degli armeni'. Alla fine molti di noi ci hanno creduto." ('Buonanotte, Signor Lenin'. Tiziano Terzani; 1992)