mercoledì 31 agosto 2016

Qui La Città Cambia

C’è gran fermento nel territorio per la decisione dell’illuminata Amministrazione Comunale, di creare micro aree sparse qua e là in cui sistemare i nomadi, alias Zingari. Smantellando così lo storico campo che li ospita da sempre. Nel puro stile che la distingue, anche questa volta la decisione è stata presa unilateralmente senza consultare la popolazione interessata, tanto ormai abituati al concetto espresso dal Marchese del Grillo: “perché io so’ io e voi non siete un …!”. E dire che il partito da cui deriva questo PD faceva del dialogo un suo punto di forza; ma si sa, come capita spesso gli eredi sanno solo dilapidare invano il patrimonio loro lasciato. Comprendo le rimostranze dei quartieri interessati. I nomadi (è provato) non si integrano, hanno un modo di vivere tutto loro; personalmente in passato ho ricevuto una loro visita priva di invito in casa, e vi assicuro che non fu per niente piacevole. Poi, sempre gli interessati, parlano di svalutazione dei loro immobili ma questo pare non interessare affatto a chi ha avuto la geniale pensata. Come pure chi subisce smog e caos, per i parcheggi creati al posto delle previste aree verdi. Poi però alla fine mi sovviene una riflessione. Se questa Amministrazione esiste e dispone ciò che le pare, qualcuno l'avrà pur eletta; magari coloro che oggi si lamentano, allora abbagliati dagli effetti speciali a profusione irrorati nella continua campagna pubblicitaria – elettorale che ormai dura da sei anni. Oggi è rimasto solo il Pacco del Mare, ma sembra non distrarre più di tanto specie in questo caso. Allora ricordando che ai tempi della mia gioventù ci si educava anche con i proverbi, mi viene in mente che “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”, oppure che “Il mal cercato non è mai abbastanza”. E scusate la crudezza. 
S. De Vita