lunedì 8 agosto 2016

La Guerra Fredda

“La guerra fredda tra San Marino e Gnassi”. Così titolava sabato mattina un quotidiano locale, eco dell’Amministrazione comunale. Scampata quella vera tra USA e URSS, mi è sorta l’ansia di capire cosa stesse succedendo, pensando a movimenti al confine tra truppe di Gendarmi e Polizia locale riminese. Invece approfondendo l’argomento, è emerso un classico fatto che proprio per la sua banalità poteva accedere in un qualsiasi Bar Sport del Paese, In occasione della presentazione alla stampa di ciò che rimane della squadra calcistica riminese, ad una innocente domanda del giornalista di RTV San Marino il nostro Sindaco, con il suo noto “savoir faire”, ha sbottato con una risposta inopportuna sia per la circostanza che per la sua figura di rappresentante della Città, lasciando oltretutto la sala della conferenza; non cogliendo l’opportunità di saper tacere, o quanto meno di saper rispondere come si dovrebbe convenire ad un politico. Poi le scuse, condite però di polemiche circa la notevole differenza tra lo stipendio da cronista di RTV e quello da sindaco, che hanno fatto eco fino al Consiglio di Stato di quel Paese. Allora poteva benissimo fare il cronista piuttosto che il Sindaco, e non credo che la scelta sia stata dettata da una prescrizione medica o da una chiamata divina. E’ così. Non è il frutto del caldo né quello di mesi intensi (?) “ipse dixit”!; sarà stato lo stress della pizzolantiana trattativa preelettorale? Sta di fatto che per una banale intemperanza ora si parla anche di “caso diplomatico”, e ciò insegna che le conferenze stampa si debbono fare solo con la trasmissione ai quotidiani di veline con domande e risposte, o ammettendo solo giornalisti “accreditati”.
 S. De Vita