lunedì 22 agosto 2016

Non è ciclabile per..mamme

Complice l'infelice battuta di un amico che mi ha spacciato per un politico, mi sono dovuto sorbire gli improperi di una giovane mamma che aveva avuto il coraggio di usare la ciclabile del lungomare con il suo bambino. Sono diventato per qualche minuto "pesante", il capro espiatorio dell'opera più famosa dell'era gnassiana. Il gabinetto dei matrimoni è la seconda. La signora, di origine austriaca, me ne ha dette di tutti i colori. Non ho potuto nemmeno ricordarle il loro peccato capitale. A confronto (per lei) l'orrore ciclabile era niente. Mi ricordo fra le tante accuse che ha sfornato, la domanda se a Rimini eravamo..normali. Non ho saputo rispondere prontamente, me la faccio anch'io da troppi anni. Cerco di mettere in fila le imputazioni per un brevissimo processo che non si farà mai, nemmeno dopo quattro anni come per la pregevole associazione che gestiva Aeradria. Il prologo delle invettive era l'attraversamento da nord verso sud della nostra città. Un viaggio con il bimbo di due anni usando l'eco- mezzo migliore, non a Rimini. La tratta Viserba-Marebello si è trasformata in un inferno. Scoperta l'esigua fascia in direzione nord-sud, posta sul marciapiede, ha tentato di usarla con il bambino a bordo, un gradino pericoloso e tanti pedoni che non hanno ancora capito che li sopra è stata inventata una pista ciclabile. Ha subito intuito che il rischio caduta diventava certezza. La soluzione è stata di scendere dal marciapiede e percorrere l'opera famosa, ma ha dovuto subire gli insulti degli altri ciclisti di non rispettare la segnaletica. Ha rinunciato e proseguito a piedi con il bimbo legato alla bici. A questo punto ho capito anch'io che il suo stato nervoso aveva alcune giustificazioni. Per qualche centinaio di metri la podistica poteva essere sopportabile, però Marebello è lontana dalla Ruota. Mi ha supplicato di confessare chi era l'autore del progetto. Non sono un delatore. Il marito li ha raggiunti e caricati tutti e due sulla macchina. Mi ricordo come ultima appendice del racconto che ha "urlato" di avere perfino usato per alcuni tratti il marciapiede a monte del lungomare. Vista la poca frequentazione da parte dei pedoni, ha chiesto perchè non si è scelto di fare una direzione ciclabile, lasciandolo solo per i pedoni? La sua austro-pragmatica proposta era già in essere ma "cozzava" con i tavolini dei famosi pub. I luoghi più frequentati dalla politica cittadina. A questo punto non posso scrivere quello che ha detto. Chiamerò l'assessore alla.. scuola Morolli, vista la confusione che regna nella giunta, forse è quello più adatto per risolvere un problema ciclabile. 

PS Non è servito a niente dirle che la Regione aveva bocciato l'opera buffa.