lunedì 15 agosto 2016

Gli Orti di Guerra

Durante il periodo preelettorale, l’Amministrazione, tramite la solita stampa compiacente, ha dato grande enfasi all’inizio dello scavo del fossato del castello malatestiano. Era un progetto datato, da tempo ne era stato pianificato l’avvio. Era nella situazione della stragrande maggioranza delle altre opere, simil ciclabili a parte, già varate; ma l’astuto Sindaco ha saputo farla sua. Una conquista della sua Amministrazione. Cacciati i mercanti dal Tempio, gli ambulanti del mercato settimanale, sono iniziati i lavori e l’area anteriore è stata delimitata con una recinzione “trasparente” per mostrare lo stato dei lavori; e prontamente piazzati i soliti “effetti speciali”, rendering e motti, che prefiguravano l’opera finita. Oggi la zona è un campo arato, il cui dissodamento lo si può vedere grazie ai percorsi creati, e abbandonato. Che si sia pensato di destinarlo ad un altro scopo storico, rievocando gli orti di guerra sorti nelle città nel periodo dell’ultima guerra? O magari celebrando la Campagna del Grano, data la stanchezza iniziale mostrata da questa Amministrazione? Mah. Anche perché nella parte posteriore del suddetto piazzale, cresce una rigogliosa vegetazione erbacea alta all’incirca 50 – 60 centimetri, che deve essere una specie botanica assai rara perché delimitata da una rete verde, che tenta di oscurarne la vista. 
S. De Vita