sabato 27 marzo 2021

Bellariva: Terzo Livello

A Rimini la credibilità di una progettazione dipende sempre dalla paternità. Il primo livello appartiene, principescamente, a Gnassi. Il Leonardo del lungomare e toilette periferiche. Secondo è Jamil, il prediletto che, con la trecentesima ipotesi di riqualificazione della Murri, si è aggiudicato il premio del ripetente. Terzo, molto distanziato, è Brasini. Difficile trovare un pregio. Uso la satira, al cospetto dell'ennesima pantomima chiamata Murri, il comico sorpassa il ridicolo. Bellariva avrebbe bisogno di interventi oltre al necessario salvataggio turistico, il rischio è di avere un Luogo della Paura. Se vogliamo riparlare della Murri, ripeto che il Sindaco poteva/doveva ritirare la concessione da almeno 5/6 anni, in relazione ai tempi previsti nella convenzione con la Rimini&Rimini. Il racconto di una forzosa risoluzione del contratto, dopo il fallimento formale della società, è un atto dovuto, non una coraggiosa decisione politica. Su quello che succederà, come per tutte le nostre incompiute, si gioca ad improvvisare: 1) Chiusa per fallimento, l'operazione commerciale Rimini& Rimini, si doveva pianificare l'intero comparto. Nell'area ex lavaggio (stranamente?) continua a essere prevista una edificazione di circa 200 appartamenti. Un incomprensibile "premio" per la riqualificazione dell'Area Murri 2) Propagandare come (ennesima) grande occasione, l'ipotesi di realizzare nella Colonia un non meglio precisato ricovero per i miei pari età, è aberrante. La Colonia deve mantenere le originarie caratteristiche di albergo, con più stelle possibili. Ci sono quelle grilline in saldo. Esaurita la breve premessa, il manifesto per la cancellazione delle delinquenze assortite, causate da decenni di immobilismo in riva al mare, con qualche lampione in più o mettendo giochi per bambini, è demagogia aggravata dalle prossime (?) elezioni. L'area è un non luogo a procedere. Ai felici battimani a comando e social pensieri, ricordo che circa 20 anni fa la Ferrero, investi, in un centro sportivo per giovani, circa 200 milioni di lire, con risultati catastrofici. Bellariva non aveva subito ancora il tracollo, ma anche altre iniziative, fecero la stessa fine. I mercatini lo testimoniano. Provate a chiedere a Montebelli come sono andate le esperienze precedenti. Lo "
storico" Comitato Turistico voleva farne un punto di ritrovo per Bellariva e Marebello, con la famosa casina come perno. In risposta, diedero vita ad un Comitato concorrente che ebbe subito la "fiducia" di Gnassi come civivo del turismo. Chi ha vissuto nella zona, conosce le pietose vicende, terminate con la chiusura della Casina. Il compagno Cesare Mangianti, scomparso dai radar della politica, potrebbe illuminarci come testimone di un atto, cui si era opposto ferocemente. Cesare sei ancora in maggioranza?