domenica 21 marzo 2021

Il Bon Ton di Grillo

Nelle (nostre) vecchie scuole, qualsiasi spostamento nei corridoi o bagni era autorizzato. Lo stesso Bon Ton viene giustamente imposto dal "mandriano" Grillo, ai resti di una rivoluzione mai scoppiata per ragioni economiche. L'inesauribile comico ha aggiunto anche il colore delle calze, scarpe e gonne, con l'imposizione alle televisioni di regime, di riprendere Crimi quando parla. Masochismo esasperato. Un movimento finito nel ridicolo ma a stipendio pieno. Nella conferenza stampa sul decreto "sostegni" abbiamo visto un presidente del Consiglio.. normale. Questo ha suscitato un immediato stupore, considerato l'orario d'apparizione. Ha mostrato di sapere cosa diceva, anzi il tono cattedratico, ha spinto perfino a credere a quello che ascoltavi. Giorgetti è il suo migliore sostegno. Non a caso La Lega, sembra destinata  a salire le gradinate del consenso. A Rimini non riescono a trovare la preghiera giusta, sono arrivati, dicono, alla Emilia Smurro. L'età fa la differenza. Succede con Cagnoni, Francesco, Mattarella e Draghi, mi rimane quindi una speranza. Con avversari (?) come la Petitti e Jamil la candidatura della Smurro, nel caso fosse vera, la considererei quasi offensiva. Ho visto che la propaganda locale, ogni tanto in vena di beneficienza spicciola, concede qualche (irritante) spazio al nemico Paesani. Un consiglio a Lucio: devi puntare al bersaglio grosso, colpire ed affondare i mosconcini di Gnassi, non serve. Lui è il responsabile di quello che è successo in città. Gli altri godono delle attenuanti previste quando non sai quello che dici. Le due democratiche legislature sono state il "crescendo" principesco di un uomo solo al comando, con il Carlino e Bronzetti, al fianco. Una Triade poderosa, mai contrastata, per debolezza congenita del Pd ed l'inesistenza dell'opposizione. Il fatto di andare sempre a razzolare nell'ampio spazio culturale, coperto benissimo dal ciellismo, conferma lo status della politica locale. Le categorie più importanti hanno sindacalisti casalinghi o initili. Gli imprenditori, anche. La rivoluzione elettorale di Paesani o parte dal basso, oppure meglio cercare una "mediatrice" di classe. L'Emilia Smurro è la migliore. Una schematica rappresentazione che nessuno vuole accettare, continuando a fingere di abitare a ..Riccione. I cugini sono messi infinitamente meglio. Merito della Tosi, certo, ma soprattutto del coraggio che hanno avuto, rompendo il filo rosso ed il macigno (intercettato) che ha affondato Rimini. La pandemia aggredita solo con un vaccino a dosi altalenanti, ha scoperchiato la pentola di un paese impreparato a tutto. Però abbiamo gli anniversari. Anche quello delle mafie. Hanno la stessa anzianità dell'Italia. E' scomparso il Casalinismo, ma è riapparso Astrazeneca.
PS Però con il Benevento...