giovedì 25 marzo 2021

L' Arringa Buttata

Nella vita di un essere vivente, finché si è giovani, si crede di lasciare un segno indelebile del proprio vigore e passaggio. È un fiorire giovanile prima di conoscere il grigiore della professione. Passano gli anni a passo di giava e ci si assesta dopo ogni "salto nel buio" e battaglia, lasciando sul campo di volta in volta amici, sangue e polmoni. Dopo? Solo il terremoto di trovarsi fra sconosciuti a parlare della propria città! I salti nel buio cercati, voluti, subiti non sapendo..., il terremoto capitato. Ho vissuto ormai così tante vite che come Prandelli, anche se assai meno pagato, posso dire di essere stanchino. Merito di correre con Forrest Gump! Credevo che l'esperienza mi togliesse la paura del palcoscenico; mi ha concesso, invece, la (s)fortuna di pranzare con Cagnoni e il suo stuolo medioevale di cortigiani dal sapore ciellino. (Non me ne voglia Don Giussani. Grande filosofo! Lo rileggo sempre volentieri dopo due bicchieri di rosso). È stata la conferma della morte metafisica! Eppure mai è diventata terrore la paura per fortuna, nonostante questo cumulo di niente venduto per signorilità medicea, ma pungolo piuttosto per attaccare chi ha usato anche i miei soldi. Sarà per questo parlare che ho tanti caduti a cui devo amore?! Eppure ogni stoccata ha un portato di fatica e dolore. Una ragione di solitudine che la "purezza" e la lealtà non può emendare. E mentre il randagio lecca le ferite ancora ringhia pronto ad un nuovo slancio e attacco. Fosse anche l'ultimo: baionetta e Savoia. È una metafora! Il manto è bianco e i compagni, quelli meno malconci sono più stanchi di me. Credevo non fosse possibile la resa. Il sacrificio è troppo grande per continuare con le "pozze" Conad e le fiere a rotelle, pale eoliche e stadi da sogni. Ho iniziato a farmi scivolare tutto addosso come pioggia. Esiste solo la ragione individuale... Il piano collettivo lo lascio ai chierici e al papa che ha il Vaticano da tutelare. Fosse una fiera! A me rimane poco: Giustizia e Libertà. Avrei dovuto essere un magistrato, ma non ringhio a comando. Non appartengo ai mastini dell'ancien regime e dello status quo. Non difendo banche e politici, solo chi mi paga! Da certuni non voglio proprio più nulla, ai denari facili raccontando frottole. .. preferisco i criminali veri e gli assassini di singoli piuttosto dei predoni di futuro, vestiti in doppiopetto e cravatte, a poppa di una collettività corrotta e indifferente, protetti dai mastini alla prua dai troppi Palamara. Non ho ciambelle da lanciare per non affogare, le hanno mangiate tutte a colazione anche se sapevano di polistirolo. 
P.S. If we open a quarrel between past and present, we shall find that we have lost the future. Scusate il latinismo.
Roberto Urbinati