lunedì 15 marzo 2021

Due Partiti

Le analisi di mercato hanno spinto Rimini nella periferia delle capitali, mentre Gnassi si dedica alla raccolta delle firme, come facevamo da bambini con le targhe delle macchine. Distrazioni di massa (poca) dalle vicende del suo partito. Tutti prendono le distanze come fosse un cluster. Le undici liste cittadine che recitavano il Te Deum gnassiano, sembrano un branco di storni che volteggiano in attesa di scegliere direzione e poltroncina. Il capobranco è in scadenza, mentre il successore dinastico è la Meghan in dialetto. I dottori in scienze ed usanze commerciali hanno svolto una accurata indagine che conferma la ventennale tendenza al ribasso. Perfino la mandria dei fedelissimi inizia lo smarcamento dettato dalla paura. L'annunciato connubio pangolino con i grillini è una scusa. Hanno "zuzzato" di peggio per mantenere il potere. In fondo Ghinelli ha solo sbagliato (una volta) la felpa. Poi sa montare il gazebo, nel caso ci fosse l'edizione del Festival giallorosso. Con il Nipote di Letta come la mettete? Appena arrivato nel deserto delle parrocchie romane, ha tentato di mettere mani e grembiulino su Draghi. Il nemico è Salvini, la Meloni è fuori, il Cavaliere è sempre stato uno di loro. Dicevano avesse una tessera importante. I due fedelissimi di Gnassi, collocati in difesa della capitale del turismo e commercio, vogliono indirizzare le colpe al destino cinico e perfino baro. La pandemia e la clausura prolungata per coprire fallimenti ed impedire il voto, hanno solo accelerato la collocazione del nostro sistema ai margini della domanda. Scrivo da anni che con la gestione elettorale della spiaggia saremmo finiti in un cul di..infrazioni. Il silenzio dei peccatori demaniali è eloquente. Come la mettete con i bagnini di maggioranza? Bastava un presepe ed erano contenti. Chiudiamo l'era dei maghi e truccatori, con l'uso spregiudicato di Fellini, come sintomo della carenza progettuale. La propaganda che ci ritiene ancora uno dei punti di attrazione a 12 euro, è falsa come il predicatore. Perchè Riccione non vuole le feste? Un dispetto al Principe per avere regalato il Metromare con Santi? Confrontate il prezzo degli immobili delle due piazze turistiche. vi accorgerete dove siamo precipitati. Aspettiamo che gli storni "civici" decidano dove imbrancarsi. Se la scelta è sempre quella di Melucci, allora sarà facile prendere l'altra strada. Il perdono curiale verrà dopo. Vince sempre il Seminario. 
PS Caro Sindaco ma il vuoter front dove lo metto? Viserba, come le Terme di Caracalla, piena di toilettes.