venerdì 8 ottobre 2021

Caccia a Salvini

Sono bastate tre vittorie importanti a Milano, Bologna, la "lauriana" Napoli e Rimini, con la lotteria dei ballottaggi a Roma e Torino, per incoronare il Pd come primo partito. Lungi da me sostenere che i democratici non siano largamente vincitori di questa tornata elettorale, cerco da giocatore e spettatore della pesante sconfitta, di trovare le ragioni, oltre a quella "facile" dell'assentesismo. Vorrei capire però, anticipando i tempi e la propaganda di Repubblica, sempre infiorata da qualche spiffero giudiziario, cosa farà il Pd con Draghi e la sua eventuale candidatura al Quirinale. L'aspetto inquietante è continuare a fare previsioni con un parlamento irreale, frutto di scelte che non hanno più riscontro nella realtà. I grillini, prima forza italiana, sono spariti, ingoiati da stupidità assortita, incapacità dimostrata e perfino volgarità politica. Croatti, con l'abito scuro s'aggirava per i seggi, come il Conte de noiatri. Esperimento fallito che ha lasciato sul campo scorie difficili da smaltire. Cercano disperatamente un approdo per arrivare alla fine della fortunata lotteria. Nella nostra regione di solito il porto aperto è sempre quello democratico, a Napoli hanno trovato porte spalancate dalla cittadinanza più convincente. Non sono schizzinosi. Potrei aggiungere qualche maliziosa supposizione pensando che sono presenti solo al sud. Tre scarpe napoletane come reddito? Il centrodestra ha imparato qualcosa da questa briscola? I più abituati, contando le preferenze, dicono che va bene così. Mai una riflessione ardita? Forza Italia, la componente aggregante che sdoganò il movimento sociale, diventato alleanza e portò tutti al governo nazionale, oltre a qualche regione che conta, sta sparendo, però in parlamento gioca pesante per Draghi. I soliti facilitatori stanno cercando i voti per sostituire Salvini. L'unica caccia autorizzata ogni ora e giorno. Governo di mercenari? Il premier mai eletto e mai così forte, spadroneggia consegnando con il perfetto ghigno europeo, voti e reprimende. Salvini e Meloni sono al bivio. Il gioco del segretario buono e quella..cattiva non funziona. Il centrodestra vince se rema dalla stessa parte. Allora il cittadino vota, le periferie per prime. La mutazione genetica del partito comunista è terminata con il piddismo 2.0. Ribaltamento dell'elettorato. Dal diritto al lavoro a quello garantito, spesso anche a familiari o riconosciuti come tali. Vale anche per Rimini. Direi soprattutto. Hanno una macchina infernale composta da società pubbliche o fintamente private, legate a filo triplo. La regione di Bonaccini sembra abbia inserito nelle università corsi di laurea ad hoc. Devo dire che i ciellini se ne sono impadroniti subito. Imparate cari Morroni. Rimangono alcune sceneggiate locali da capire. Intanto per non sbagliare i bagnini che, da soli, hanno sempre eletto almeno due consiglieri, sono rimasti, nascondendosi a Biagini, attaccati al Pd o affini. Indino nonostante le sollecitazioni di Barboni anche. La Rinaldis non ha mai tentato ribellioni. Confermata, arriva in giunta anche se spariscono i soci. Termino con i complimenti per la prestazione di Mattia Morolli. Cresciuto il bambino della politica viserbese. Merita un encomio particolare. La scuola di Gnassi ha fallito solo con Brasini. Vittoria meritata, molti avversari fingevano di giocare, alcuni (?) gioivano per l'autogol. 
PS Abbiamo dato troppi spunti alla pungente ironia del "corvo" Piccari