giovedì 14 ottobre 2021

Trieste Libera

Arrivano i portuali, notoriamente poco affini a Forza Nuova. Le proteste preoccupano il governo della Lamorgese. Difficile capire cosa possa guadagnare La Lega nella ammucchiata che sta assumendo colori e vesti piddine? Tutto si svolge contro Salvini. Hanno inventato i facilitatori del disordine. Nessuno li aveva visti ai margini del corteo, eppure sono conosciutissimi. Poi hanno usato gli infiltrati che erano quasi pensionati da anni. Una trappola perfetta a cui in parlamento il ministro non ha saputo dare spiegazioni. La faccenda s'ingrossa con i chili messi in campo dai portuali. Manifestazioni e scioperi impongono la soluzione ragionevole. La biscia strategica si è rivoltata contro il governo. Il green pass ha fallito come strumento di divisione dei cittadini, usato anche elettoralmente. Letta vuole rievocare l'Ulivo, non quello della pace ma la fallimentare unione da Mastella a cachemire Bertinotti. Durò due anni e venne cancellato per sempre. Il Pd si sposta a sinistra, fa sempre figo ed il segretario alla francese è notoriamente attratto dai radical chic.
 Un partito dei migliori che possa concedere patenti e licenze di democrazia. Sono costretti a celebrare i cento anni del Pci, ma vogliono cancellare i pericolosi fascisti, secondo Repubblica. Ironica contraddizione storica. Le manifestazioni degli ultimi giorni e gli scioperi in arrivo non possono più essere ignorate o sminuite. Il centrosinistra è considerato un avversario dai lavoratori. Un terzo degli iscritti alla Cgil vota Lega. La presunzione di Mario Draghi credo sia illimitata. Sembra sorvolare gli altri, donando il minimo sindacale. Buffetti e carezze. Lunedì scorso, tutti i 950 portuali di Trieste hanno dato vita a un corteo sindacale contro il green pass. Una compattezza impressionante in una iniziativa non organizzata dalle tre grandi (?) organizzazioni sindacali, ma dai sindacati di base Usi, Usb e Cobas. Con lo striscione “Non siamo fascisti, siamo lavoratori”, cantando l’inno di Mameli, ben 15mila triestini (in una città di 200mila abitanti), capeggiati dai portuali, hanno sfilato in una manifestazione contro il green pass. Capito piddini? Sono convinto che anche a Rimini le elezioni a maggio avrebbero avuto forse lo stesso epilogo ma il punteggio sarebbe stato meno offensivo. Intanto Morrone non avrebbe avuto il tempo di scegliere (lui) il candidato ed il "centro" di votare (compatto) Jamil. E' andata così, la democrazia si rispetta. Hanno truccato anche l'ultima stagione turistica e tutti hanno attraccato nel porto più sicuro. Intere navi sindacali, commerciali, sportive oltre ai civivo sanitari e comunali. In questo disordine voluto i ciellini stravincono. Tanto di ..Cappiello. Gnassi il trionfatore con la nebbia, nella penuria di star, merita più della poltrona occupata da Cagnoni. Aspettiamo la celebrazione dei 90 anni di successi e qualche debito, poi una grande e meritata festa al mio maestro. Gnassi può fare tutto. dall'attore trivalente fino al ministro meglio del "barbuto" Franceschini. Nel caso Bonaccini salga più in alto sarebbe un governatore perfetto. Il centrodestra lascia Ceccarelli in consiglio comunale a Rimini. Non commento, osservo, incuriosito, solo le intemerate dell'Avv. Biagini. C'era un altro avvocato che capiva di demanio, era quello dei bagnini. Non si chiama Roberto. 
massimo lugaresi