martedì 26 ottobre 2021

Ha ragione il Questore

L'intervento del Questore di Rimini sul "turismo di qualità" ha scatenato solo un modesto dibattito, in sintonia con i nostri rappresentanti sindacali e politici. Ha risposto solo il Corriere del Pd con la penna di.. Letta. Costretto forse dall'omonimia anche politica. Però hanno vinto e bene. Siamo ormai "marchiati" come una delle città più prolifiche nei diversi aspetti della delinquenza. Solo un pò indietro nei furti con strappo, ma altre due/tre carovane e ci rifacciamo. Come ladri di biciclette e motorini siamo ai vertici. Con questi preliminari possiamo "vendere" la città come meta turistica tranquilla? Aggiungiamo lo spritz del Castello, il monumento alla me..in mare, la toilette degli sposi e poi? Il Questore (giustamente) ha rilevato che la qualità dipende dalla nostra offerta alberghiera. Il Dottor Silvestri, noto antagonista della sinistra, ha annunciato ottimisticamente che la metà dei nostri alberghi è fuori dal mercato anche da sbarco concordato. Eppure la (mancata) candidata al turismo fallito, ha chiesto più controlli. A chi? Una ammissione sconcertante e pericolosa dello stato di fatto. Allora i pienoni annunciati a comando giornalistico, si scioglievano dopo mezza giornata? Per anni abbiamo prodotto un'immunità di massa dal turismo riminese? Il Sindaco Sadegholvaad, ha commentato, più per cortesia che convinzione la forte affermazione del Questore. Non ha fatto la solita sbrodolata da un'ora e mezzo del predecessore ma anche lui è rimasto nella nebbia dei...rinforzi. Non mi voglio aggiungere ai controllori del bitume gettato sulle strade come fosse un dono piddino e non un obbligo manutentivo. Ci pensa il votatissimo Morolli, con la nuova trasmissione "Tutto il catrame minuto per minuto". Almeno fa il suo social lavoro. Mi permetto solo di fargli osservare che di fronte a casa sua ormai il cosiddetto lungomare delle inaugurazioni, è un percorso per la prossima Rimini-Dakar. 
PS Il Questore è a Rimini di passaggio. Ha capito più degli stanziali da sempre.
massimo lugaresi