sabato 23 ottobre 2021

La Bonaccia

Mentre Jamil, sorretto da Fabrizio Bronzetti, grande "suggeritore" del Principe e dall'impaginatore Barnabè, esce con quattro frasi per tutte le stagioni fieristiche, il Pd alla francese, si gode la bonaccia della politica. Draghi ha calmato le acque, non è ancora arrivato a dividerle, siamo sulla buona strada. La Stampa lo racconta tutti i giorni. Arriverà ad essere almeno beato. A me basterebbe venisse, per una volta, eletto dai cittadini. Decide tutto lui, disfa quota 100 e la ricompone a 102. Il reddito di cittadinanza, scandalo miliardario per mantenere in vita il movimento di Gigetto, invece prospera in Campania, fomentando la rabbia del nord. Una delle ragioni della filosofia di Mario. Non può permettere che qualcuno si elevi alla sua modesta centimetrica altezza. Una situazione, che permette al Pd la conquista delle metropoli senza periferie ed all'uomo solo al comando, con ghigno, alle volte scambiato per un sorriso di cortesia, di fare quel ca..che vogliono i nostri creditori. Autentica democrazia a cui si aggiunge il "caso" Lamorgese. Sembra preoccupare anche l'inquilino del Quirinale ormai avviato alla fine di una avventura, con l'unica scossa dovuta ad un virus importato con il 5 G. Arcuri, famoso tuttologo, proiettato per un anno e mezzo sugli schermi, nelle galere casalinghe, ha qualche problema con gli scontrini delle sue mascherine. Gli orologi della giustizia sono sempre sintonizzati. Eppure sono convinto che nel caso, quasi incredibile, si possa votare per un parlamento meno falsato dal mercato, il centrodestra avrà la maggioranza, con un altro presidente meno piddino. Cambierà anche la strategia della propaganda con in cauda venenum contro Salvini o Meloni. Invece il vecchio puttaniere, festaiolo, abusante cariche ed interessi, con lo stalliere mafioso, è diventato un vecchio signore pronto per il Quirinale. La magistrata milanese di punta, trovava anche il tempo per una "segreta" liaision tra un arresto e l'altro. Repubblica non l'aveva mai pubblicato. Giusto, ci ha pensato la Boccassini con un libro. Messi male anche su quel versante, non bastava Palamara. Prima Matteo Renzi ha subito dal suo partito un "trattamento" quasi berlusconiano, poi hanno eletto per comune disperazione Zingaretti, confondendolo con il fratello, poi arriva Letta che ha goduto di un trattamento estetico e giornalistico paragonabile, forse,
 a quello di Gnassi. E' già finita la festa elettorale? Solo Ravaglioli non la smette. Ho l'impressione che anche in questo caso ci sia un coro di suggeritori. La premiata Ditta Fabbri Riccardo ed il facente funzione dei sindaci, il migliore suggeritore di Piazza Cavour, l'inimitabile Fabrizio Bronzetti, hanno messo in piedi una giunta niente male. Anche l'avvocato migliore, nel caso cambi il clima giudiziario e le lettere vengano pesate, non gettate nel cestino dei ricordi. La disparità di trattamento geografico è evidente. Gli scoli di Riccione portano almeno un avviso, quelli di Rimini solo monumenti alla me.... Sindaco ed Assessori in bocca al lupo, state tranquilli, si chiama Carlino. 
massimo lugaresi