venerdì 1 ottobre 2021

I Bronzi della Giustizia

Povero centrosinistra, non ha fatto in tempo a "gongolare" sulle pagine di Repubblica della droga e sesso per Morisi, noto guru di Salvini che il Lucano di Riace, eroe dell'accoglienza e tanto altro, viene condannato come fosse mafioso. Non c'è più la giustizia di una volta, con i quattro magistrati che decidevano anche le leggi del parlamento. Oggi sono poco affidabili. Avevano tra le mani uno degli eroi dell'accoglienza e dell'ospitalità e lo condannano pesantemente? Il Fatto Quotidiano si è ribellato. Finiti i tempi di Palamara e quelli dell'inseguimento del Cavaliere, di tutte le procure italiane, od i fasti dei finanziamenti russi a Salvini? Oggi sembra che emettano sentenze, accontentando i partiti più in voga. Berlusconi, il Lazzaro della politica, invece emette voti e giudizi anche agli alleati, nel suo instancabile desiderio di creare il centro d'attrazione permanente. Ho letto i capi di imputazione nei confronti di Lucano, confermati e aggravati: ha occupato una bella fetta del codice penale. Linkiesta, il mio blog radical chic di riferimento, oggi "sentenziava" dall'alto del pulpito democratico: "La follia di un’Italia che tratta i sindaci come trafficanti e i trafficanti come statisti". Una botta pari a quella di Morisi? La condanna costringe all'uso di un doppio condizionale, nel caso venisse confermata od alleggerita o colpisce la finta lotta all’immigrazione clandestina. Una politica d'accoglienza truffaldina che congiunge un salvataggio su ordinazione, con gli interessi schifosi degli schiavisti. Poi arrivano le cooperative della solidarietà. Ingranaggio oliato che ci costa miliardi e delinquenti in giro per le città. Il sindaco Mimmo Lucano è stato condannato ieri a tredici anni e due mesi, come fosse il capo di una organizzazione criminale. Condanna più pesante di quella inferta, dopo dieci anni a Massimo Carminati, esponente della Mafia Capitale. Scomparsa anche quella..mafia. Il tribunale del popolo democratico ha emesso subito la sua sentenza riparatoria. Non siamo mica alle ammucchiate gay con leggere sniffate, che costringono La Lega al congresso. Leggeremo le motivazioni della sentenza, poi decideremo se mandare Berlusconi o Casini al Quirinale. Intanto a Rimini è sparito (quasi) Jamil ma è rimasto Sadegholvaad che non lo conosce nessuno. Come la Bellini. Problemi familiari, hanno impedito il confronto con Ceccarelli, su cui Pistillo aveva lavorato per mesi, con il Cuore di Rimini che batte però sempre Pd. Anche qui aspettiamo la sentenza degli elettori. L'unica credibile. Lo ricordo e vi invito. Votate l'alternativa Ceccarelli, nascosta dal Carlino e concedete la preferenza a Lugaresi di Io Amo Rimini. Gesti inequivocabili per un cambiamento. Il resto è ancora Gnassi. 
PS Foto: Mi scuso per la pubblicità personale. Non ho grande distribuzione alle spalle, società o multiutilities di casa, solo moglie, un figlio emigrato per non essere riuscito a trovare il lavoro che sembra spettante a quasi tutti i garantiti dal partito. L'altro, avvocato, gestisce il Riviera Beach che non è sfortunatamente una spiaggia, per quanto prorogata, ma una bella struttura ricreativa per volley e beach tennis. Il mio curriculum lo potete giudicare nella presentazione. 
Attilio Massimo Lugaresi
Candidato Io Amo Rimini