mercoledì 13 ottobre 2021

Roberto "Fregoli" Biagini

Nonostante gli amicali sforzi, per capire l'Avv. Roberto Biagini, riesce sempre a stupirmi a dispetto di una conoscenza trentennale, con qualche aiuto politico. E' stato, sembra per caso, assessore nelle giunte Melucci con un pizzico di Ravaioli, dopo le mie dimissioni e delegato in un assessorato pieno di progetti, bandi e suggeritori. Sembra, sempre per caso, avesse anche la delega al demanio, ma non ricordo una sua pur debole intemerata nei confronti dei bagnini, signori incontrastati della sabbia. Arrivato Gnassi ebbe un posto, sempre in giunta, con la stessa "potente" delega. L'urbanistica era però affidata al Pittor Ermeti che la disegnava strategicamente e spesso futuramente, il demanio era roba da sindaco. Insomma faceva quello che voleva Gnassi. Fino quì niente di nuovo, anche la Nipote è stata messa in monopattino nello stesso posto, ininfluente rispetto alle sbroccate del Principe. La cosa che mi irrita "amichevolmente" è il volere cambiare abito come Presidente di una Associazione che tutela la spiaggia libera. Poteva farlo nei dieci anni d'assessorato, sarebbe stato un salutare Pietro Micca balneare, con ottime ragioni rispetto alle infime dimensioni delle spiagge non occupate. Ho letto con attenzione un articolo ospitato da Chiamami Melucci, suo vecchio "centro d'attrazione permanente", sempre presente in attesa delle novità eoliche. Anche lui, pur non candidandosi, visti i precedenti, ha perso, di brutto. Gli è rimasto Juri Magrini. Gnassi lo ha messo in un angolo ristretto. Roberto Biagini godeva della forte protezione del grande Bertino Astolfi, però le decisioni vitali per la legislatura le prendeva il sindaco. Le proroghe sono iniziate in quei tempi. Avete cancellato volutamente su ordine dei Mussoni, il Piano Baschetti, che inseriva un concetto fondamentale: la spiaggia non è proprietà privata. Imponeva la realizzazione degli stabilimenti, accorpando anche chioschi bar e ristoranti. Hanno vinto (finora) i partiti delle proroghe. Non prendertela solo con la Raffaelli. Nella versione del difensore delle spiagge libere, con concetti e prosa forense, alle volte "questurina", vuoi uscire dal girone dei colpevoli? Il mio blog con l'aiuto del docente Baschetti ha iniziato "per primo" ad occuparsi dei riflessi che la direttiva europea sul Libero Mercato avrebbe comportato alle spiagge italiane. Doveva essere usata come strumento d'innovazione non di conservazione del com'è. Dopo essermi volontariamente e violentemente spogliato dei legami con una amministrazione in cui non credevo ed avere usato (2006), primo dei non eletti, la lista "contro" piena di socialisti e radicali, oggi tutti diventati piddini come il cane Ulisse. L'avv. Biagini racconta che il Consiglio di Stato (forse?) deciderà per l'applicazione della Direttiva Bolkestein cancellando una serie di sentenze locali politicamente ridicole. Io caro Biagio sono invece curioso di vedere come si comporterà l'infallibile Supermario. Tu segui sempre Melucci? Una volta le indovinava tutte.
PS La foto non c'entra niente. Troppo bella.
massimo lugaresi