mercoledì 6 ottobre 2021

Le Lacrime di Barboni

Antonio Barboni, simpatico senatore e tanto altro, esponente di spicco e fortuna dell'armata azzurra, che fece tremare le procure italiane e la sinistra, diventata con Palamara la stessa cosa, versa lacrime di coccodrillo sulla Waterloo del centrodestra. Dovrebbe essere allenato alle sconfitte, molte anche recenti, cercate tenacemente. Questa per essere più credibile è stata preparata in fretta, cancellando imprenditori, ingegneri e perfino Indino nella versione double face, più di moda. Ceccarelli rapito dal suo "buen retiro" bellariese, troppo lontano da Rimini, non ha avuto il tempo di pettinarsi come Jamil, curato personalmente da Gnassi. Nello scenario di fondo in questa nuova amministrazione, vedo pale eoliche anche galleggianti e mattoni da grande distribuzione, con una società che viene da vicino, ma ha già vinto tutto, senza bandi. Uno scenario molto simile a quello curato da Gnassi che non ha mai provocato indagini o curiosità, tantomeno giornalistiche. Quello che riporta (a pranzo) Richelieu Bronzetti è perizia giurata.  A dire il vero il nostro Sindaco Ligabue, in senso pittorico, ha curato personalmente l'arredo dei lungomari, inserendo tocco e cipria che fanno la differenza. Hanno vinto alla grande, lasciando un vuoto fortunatamente riempito dalle righe del Carlino, sempre di parte ma premonitore. Una disfatta che impone una radicale operazione politica. L'ultima rivoluzione operata dai grillini è finita in farsa e tragedia. E' rimasto il reddito parlamentare. I cittadini si devono riprendere, riappropriarsi della loro vita. Intonare richieste e proteste. Sta rincarando tutto. Lo vogliamo fronteggiare con il debito, ormai pari al Pil? Perchè non raccontano che il Recovery va restituito? Ci sono pesanti clausole, non come la lettera di patronage aeroportuale che "qualcuno" ha raccontato fosse solo di auguri. Draghi fa quel ca..che vuole proprio perchè non è mai stato eletto, solo incoronato. Salvini dovrà decidere quale parte interpretare. Tanto secondo il giornale (Repubblica) che detta la propaganda, è sempre quella sbagliata. La Meloni ha terminato la luna di miele all'opposizione. Zio Maurizio sembra godere di meno. La Nipote è stata scippata da Jamil su monopattino. Una delle più deboli giunte presentate è stata sufficiente per una clamorosa vittoria. Eccetto Brasini vincevano con tutti. 
Massimo Lugaresi