venerdì 11 novembre 2022

Fuga dal Consiglio

Le ritirate, considerate delle fughe, sono diventate famose nelle guerre. Gli americani conservano il record. Non c'è conflitto, dei tanti da loro propiziati, che non li abbia fotografati (rapidamente) in fuga. L'unica eccezione, la seconda guerra mondiale, con la vittoria grazie ai 26 (?) milioni di russi morti per sconfiggere il nazismo, ritrovato in Ucraina. L'ultima fuga bellica sembra sia quella "putiniana" dalla città di Kherson. Una strana guerra dove muoino a grappoli solo gli invasori. Come al solito presa larga per arrivare alla fuga "democratica" dal Consiglio Comunale di Rimini. Posso testimoniare che in 25 anni di presenza consiliare, il mio partito non ha mai rifiutato il confronto. Trasformatosi nel Pd, succede di tutto, anche peggio. Gli amorosi blog sono stati costretti a rimarcare la fuga sul tema "sanità", destinato a scoppiare quando il nuovo governo, sistemato Macron, avrà tempo di scartabellare negli archivi e zone d'ombra del virus. Pur godendo di una maggioranza ancora gnassiana, si sono rifiutati di discutere della sanità "espulsa" per il rifiuto del vaccino. Non è un rassicurante segnale. Se hai ragione la devi difendere sempre. Sono abituati a possederla per il migliorismo interpretato e per due giornali a prescindere. Il no vax Angelini con libertà e capacità d'azione, sguazza nel precario laghetto dell'opposizione. Termine che a Rimini ha prodotto grandi inciuci e partecipazioni occasionali ai banchetti, ma ha sempre impedito l'alternanza. Settant'anni sono molti, forse troppi, ma la vittoria la devi costruire giorno dopo giorno. Il potere diventa un'abitudine. Non ho capito di cosa avevano paura nella maggioranza Schlein? 
massimo lugaresi