martedì 22 novembre 2022

L' Ora della Pace

Sembra un coro organizzato, quello (inatteso) per la Pace. I coristi: Biden o chi per lui, Putin tra un tumore e l'alzheimer, ma soprattutto Papa Francesco, il primo ambasciatore, unico vero rappresentante del pacifismo credibile. L'origine culturale, prima di quella religiosa, lo rende interprete plausibile. Deve cancellare anche l'obbligo zitellare. Invece di pubblicare (in ritardo) gli autori delle peggiori molestie infantili, potrebbe indire le primarie per il matrimonio, doverosamente multiforme. Il coro della pace si arricchisce ogni giorno di nuovi cantanti, manca il ruminare del Pd, sempre in ritardo con le mutazioni sociali. La compagnia d'intenti della Meloni, la più occidentale, dopo Guerini, nemica della Russia, ha partorito il disegno legislativo del Bilancio. Non ha cancellato, furbescamente, il reddito grillino. L'impatto sociale sarebbe stato pesante. Draghi aveva usato tutto il debito possibile, lasciando le briciole. Questa mattina Repubblica&La Stampa, lo definivano, rosicando, "manovra piccola, piccola". La vergogna è un sentimento solo per la destra. Il Pd&Associati dovevano chiedere scusa agli italiani, per le sanzioni di Draghi. L'ambasciatore russo ha iniziato le danze diplomatiche, difficile pensare sia una sua iniziativa. Lo si capisce dall'atteggiamento brusco, da "fanculo" che gli americani mostrano a Zelensky. La divisa mimetica si è "scurita", presagio del cambiamento bellico. Le relazioni diplomatiche sembrano prendere il sopravvento. La carriera del comico sta finendo assieme al compito affidato. Sta diventando un problema, stabilito che i russi non si muovono dalle (loro) terre conquistate. L'invito di Pechino è silenziosamente pesante. Eppure la guerra si sta rivelando una ulteriore espansione del loro potere. Nell'interpretazione occidentale, la Giorgia rivela straordinarie doti, come nella ferrea conduzione del governo. Se dura, scompare il Pd. Scegliete la notizia buona. 
massimo lugaresi