L' intervista del Carlino a Cagnoni, presidente, da lunga vita, della Fiera, pomposamente ribattezzata Italian Exhibition Group, è redatta giustamente in ginocchio, dalla penna adorante di Barnabè, il migliore dei giornalisti. Mi perdonerà il "ciclista" Spadazzi. Premetto, come ho sempre fatto (convinto) che Lorenzo Cagnoni sarebbe stato (largamente) il migliore dei sindaci possibili. Troppo tardi, uno dei tanti errori del Pci, prima di inventare il Pd. Nell'Ente Fiera ha adottato, per primo, quella strategia padronale che oggi viene imputata a Gnassi. Altro stile. Il vecchio amico e maestro, dimentica (sempre) di ricordare però i fallimenti e le colpe storiche addossabili. La prima, inconfutabile, è l'attuale posizione della Fiera. Fu il primo, non unico atto di prepotenza silenziosa. Non è mai stato un litigioso battagliero, ma nemico temibile. C'erano le necessarie pratiche curiali da risolvere. Sito benedetto, ma il più stupido e dannoso per la Città. Nessuno ha avuto il coraggio di sostenerlo e cambiarlo. L'Ente Fiera, per decenni, ha rappresentato quella che ho definito la stanza di compensazione riminese. Nel consiglio sedevano (siedono) i rappresentanti dell'economia riminese e qualche docile sindacalista per caso. L'arredo necessario. Non infierisco sulla costruzione del Palas, causò la rottura dolorosa di una amicizia. La mia ventennale opinione, è registrata in una cassetta del Consiglio Comunale. Sembravo Otelma nelle mie funeste previsioni. Atto presuntuoso e poco lungimirante. La collocazione nei terreni delle Ferrovie, vicino alla stazione, avrebbe evitato la costruzione del Palas riccionese ed alimentato una ragione (vera) per il Trc di Attila. L'infelice soluzione avrebbe distrutto la carriera di almeno tre "normali" politici. Oggi "pretende" ed avrà, con il consenso del prossimo segretario piddino, la tratta metropolitana in superficie che non venne mai realizzata perchè troppo..distruttiva. Rispetto alle trivelle è però un atto gretino. Tutto per le quattro (4) manifestazioni riminesi rimaste. Dimenticavo la stazioncina deserta. Quasi tutti i treni diretti a Rimini, nei rari momenti fieristici, si fermano (inutilmente) nella graziosa, ma deserta Fermata Cagnoni. Manca un approdo e l'uscita (Cagnoni) dall'autostrada. PS Prendere il volo a Rimini porta in tribunale.
massimo lugaresi