giovedì 10 novembre 2022

Trump ha vinto..un pò

Da diversi anni, da quando i democratici riuscivano a vincere senza l'aiuto dei postini e poi organizzare guerre per la pace, sempre perdenti, le elezioni americane sono dei rebus inestricabili. Difficile capire chi è il vincitore. Eppure una volta un presidente venne eletto per pochi voti. La narrazione "democratica" della Stampa agnelliana, il più atlantico dei giornaloni, é "Biden resiste". Cosa significa? Per settimane in previsione del Midterm che si presentava minaccioso, la propaganda americana, stessa indole di quella italiana, lanciava messaggi terrificanti. La Camera era data per persa, come è avvenuto, mentre nel Senato organizzavano la resistenza. Sembra sia avvenuto questo. Non ha vinto Trump ma un suo sosia molto più giovane e per questo più pericoloso. Questo è il resoconto. Biden già barcollante, senza spinte, avrà un potere dimezzato, dovranno raddoppiare il corpo badante. Tornando in Italia, per la propaganda a senso unico, le cose non vanno meglio. La Giorgia ha preso nelle mani, fortemente destrorse, il comando del vascello navigante sui debiti. Comanda lei, l'unica cosa certa, ma con il gradimento sempre più crescente dei cittadini. Democratica differenza rispetto al banchiere del popolo di Repubblica. L'aspetto che conferma il ritorno alla guerra (fredda) politica, è la Cgil come cinghia di trasmissione del Pd. Quale? Landini, uno dei segretari più insulsi, è buono per tutte le stagioni. Da antagonista a democristiano alla Letta. Nel Pd temono la spaccatura, una scissione in due piccoli atomi. Eppure nella rassegna stampa mattutina i titoli rispecchiano ancora il vecchio regime del 20%. Televisioni e radio Deejay imperversano con le Littizzetto ed Il Tempo che Faceva.  Ancora presto, devono dirimere tutte le pacche nel culo di qualche illibata presenza. Non vogliono o riescono a convincersi che l'amalgama trovata è un miscuglio orribile da dipanare. In realtà sono almeno due le correnti che si agitano dentro. Il potere cementava. Oggi, all'opposizione fanno quello che il centrodestra fa a Rimini. Lasciano il compito ad Angelini. 
massimo lugaresi