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Secondo la propaganda, per quanto affievolita, ci sono gli (anti) partigiani della pace, termine sovietico mutuato dai "partigiani" di Stalin contro la nascente Nato, oggi dominante, agli ordini (pensate!!) di Biden. Agli antipartigiani della pace uniscono gli (utili) idioti di Putin. Perfetto assemblaggio per sconfessare le prime timide proteste contro sanzioni e appecoramento supino, anche di questo governo, ai voleri atlantici. Si stanno incazzando gli americani ed è una buona notizia. Centinaia di miliardi di dollari, pari all'euro, gettati in una guerra che è iniziata per volontà di un presidente, oggi più barcollante. La resurrezione di un personaggio come Trump la dice (quasi) tutta. L’internazionale bipopulista, da Conte a Salvini a Trump a Le Pen, si mobilita per disarmare l’Ucraina e consegnarla a Mosca. Questo è il riassunto di Linkiesta, il blog dei democratici di Capalbio. La guerra, oggi descritta in diretta, con bugie, da una sola parte, come fosse una tragica partita di calcio, è iniziata otto lunghi anni fa. Allora fu l'Ucraina e il solito occidente americano che non volle riconoscere la validità del referendum. Questa è l'origine dell'invasione russa. Sbagliata? Certo, ma vi erano possibilità o alternative diverse? L'America ha assunto decine di volte lo stesso atteggiamento bellico, per arrivare ad un Nobel per la Pace. Un gioco sulle nostre teste sempre annuenti. Le sanzioni rappresentano il meglio del Draghi pensiero. Un banchiere messo per eseguire gli ordini. Spodestato da una ragazza del popolo. Il bello delle (democratiche) elezioni. Avevano esaurito virus e terrore, inoculato per oltre due anni. Si trovano un'altra Italia. Costretti ai margini del potere con cui si ingrassavano e garantivano milioni di persone. Stipendi e progetti eolici. Poi è arrivato il condono ambientale..gassoso. Non vi sembra di essere presi (volgarmente) per il culo? Una commedia dove i protagonisti si cambiano, ma alla fine il vincitore è un..barcollante per poco. Dobbiamo gridare forza Trump? PS Ennesima lezione papale al Nazareno Letta.
massimo lugaresi