giovedì 24 novembre 2022

Le Fonti



Volendo, presuntuosamente, scrivere tutti i giorni, come fossi un Barnabè che può anche rispondersi, non godendo di particolari forme di spionaggio, mi devo limitare alla lettura delle più formidabili Fonti della Propaganda. Linkiesta ha deciso di rivolgere la chic attenzione alla cittadinanza scelta dalla Schlein per arrivare (al massimo) a ricoprire la Vice Bonaccini. L'Emilia è al potere dell'opposizione, mentre la Romagna, per qualche anno sarà nelle mani (curate) di Gnassi. Dipenderà dal Governo Meloni la conquista degli ultimi fortini della resistenza, con i generi diversi che la proteggono. Ho letto (guardato) su Dagospia che il Premier ha avuto la faccia tosta di incontrare, il capo del congresso ebraico. Ronald Lauder è (anche) una potenza americana, capace di eleggere un Presidente da solo. Non farà la campagna elettorale per Trump e questa è una buona notizia, ma sarà "nemico" di Biden, senza che se ne accorga. La Giorgia si sta allargando. Il potente ebreo ha perfino fatto i complimenti al nostro Premier per il discorso d'insediamento, quello che ha causato seri distrurbi a Domani e La Stampa. Per il Blog tette e culi, Dagostino, usa la facile strategia del copincolla che ha reso famoso (?) un senatore a cinque stelle. Sceglie o meglio sceglieva accuratamente, titoli ed articoli dei giornaloni per infangare la Meloni, mentre per Salvini andavano bene tutti. Questa spiata è tratta dal Foglio. Uno di quei giornali assistiti che sta nel mezzo con la comune propensione (finora) per il Pd. Attrazione ventennale, destinata ad esaurirsi. Quanti ne vedremo di cambi repentini nelle appartenenze giurate? La Meloni ha in programma una visita negli Stati Uniti, da lei venerati ad abundantiam. Draghi viene spinto nei ricordi da cancellare. Il premier eletto inizia l'anno con la divisa atlantica stirata ed in ordine. Nessuno è perfetto, così rispondeva (1980) "Daphne" Lemmon a chi voleva sposarlo. Oggi sarebbe anche incinto. 
massimo lugaresi