mercoledì 30 novembre 2022

Il Partito che non c'è più.

Rubo il titolo ad uno dei giornalisti più piddini della scuderia (democratica) di Linkiesta. Condivido, l'analisi radical chic del blog finito in cittadinanze e generi diversi. Il Pd preferisce perdere anziché perdersi e finisce per arrendersi, così Mario Lavia termina il suo compito di difensore (mediatico) del Pd. Classificare Letizia Moratti come simbolo della sinistra era già un atto paragonabile alla scelta di Pichetto. Il potere chiede misure che garantiscano un futuro ai (finora) garantiti. Non si può rinunciare ad una massa di percettori del reddito napoletano solo perchè inquinato da faccendieri o delinquenti anche sbarcati. Siamo il paese del dopo. Gli allarmi nell'isola, lanciati da ex sindaci, non sono stati ascoltati. Meglio una massa di voti subito che la tranquillità dei cittadini dopo. La sanatoria è una falsa scusa. Qual'era l'alternativa? Per oltre la metà degli immobili c'era richiesta di sanatoria. Significa che si dovevano demolire centinaia di fabbricati? Quante sono state le demolizioni riminesi? Anche il Colle di Covignano era da salvaguardare, non sembra nudo e crudo. Non possiamo però fare paragoni tra l'aria che tira da noi e quella "permissiva" del sud. Due mondi competamente diversi. Il turismo è "scoppiato" prima a Rimini delle terme isolane. Ha aggredito la città, snaturando le impostazioni marinare ed agricole. La programmazione è arrivata in ritardo, con concetti interpretativi. Abbiamo una quota pericolosa di immobili fuori mercato. Anche il turismo segue mode ed esigenze che cambiano repentinamente. I pienoni rimangono obbligatori. Cagnoni ha versato la doverosa quota elettorale al Pd, come (giustamente) tutti i beneficiati. La Meloni dorme tranquillamente, con l'opposizione del Nazareno. Calenda e Renzi sono di un'altra categoria. Io cercherei di portarli più a destra di quanto non siano già. Dipende da cosa sono in grado di offrire.
 Due partiti padronali che non possono rimanere oltre un breve periodo a fare i grillini. Oltre tutto hanno una serie di personaggi infinitamente migliori di quelli in coalizione. Sono allenati al potere. Nel governo Meloni, quelli sufficienti sembrano dei professori, senza arrivare mai a Draghi. Il Presidente Mattarella viene usato come unico contraltare al melonismo dilagante. Le tragedie che puntualmente ci colpiscono servono per recitare in coro dei fantastici mea culpa, destinati a durare, nei casi gravi, almeno una settimana. Al prossimo condono. I pos e 5 mila euro di contante, non sono la fotografia dell'evasione di massa. 
massimo lugaresi