mercoledì 30 novembre 2022

Ti Condono

Dagostino è stato costretto ad abbandonare la riproduzione (fotografica) di tette e culi, per correre in soccorso (condonato) del partito di riferimento. Nel frattempo le divisioni piddine sono aumentate. Arrivano le truppe "sindacali". Nardella e Ricci sono i protagonisti. Personaggi che contano solo quando governano, sempre più raramente, le città. La star della corrente era Gnassi, oggi troppo impegnato nel gourmet alla riminese. Si è scatenata la caccia al colpevole dei condoni, rilasciati su aree che dovevano rimanere più vincolate del Ponte di Tiberio, violentato da inutili passerelle. Volevano processare il Principe di Rimini per un modesto buco nelle mura. Pruriti da svedesi. Ad Ischia hanno costruito villaggi turistici, terme ed abitazioni su dirupi con vista mare..pericolosa. Ancora un paio di settimane e ci ricorderemo dell'ennesimo disastro, solo nelle dovute ricorrenze. Il colpevole, per la politica forcaiola, al momento, è Conte. Accade anche nei peggiori film polizieschi. Importante non esca qualcuno che incolpi il Pd. In fondo governa da almeno venti anni Napoli, l'intera regione e volendo scavare nei tempi degli abusi, arriviamo all'onnipresente ma edificante democrazia molto cristiana. Alcune immagini sono angoscianti. Nella mia (lunga) esperienza amministrativa, ho gestito, negli anni del condono, l'edilizia privata e pubblica. Ho conosciuto le modalità che hanno permesso la ricostruzione della Rimini postbellica, diventata turistica. Esperienza illuminante. File di cittadini e tecnici che chiedevano il condono per necessità, spesso per facile speculazione, nella Città allora regina mondiale del turismo, con i veri, esagerati, pienoni. La nostra regione è uscita dalla tempesta del perdono edlizio, con regole serie e rispettate da quasi tutti. Il Partito è stato il "calmieratore" delle richieste, nel bollente mercato immobiliare. Niente di paragonabile con quello successo, sempre sotto la fatidica latitudine. Nell'isola delle terme hanno avuto la sfortuna di costruire dall'alto in basso. Anche a Rimini abbiamo subito l'improvvisa scossa del mercato turistico. Difficile da affrontare, in quei tempi, sul versante politico. La città era da ricostruire, dopo i ripetuti bombardamenti..alleati. Nello stesso tempo gli immobili si convertivano in improbabili strutture turistiche. La programmazione era una speranza ed i piani regolatori visti come impedimenti. La caccia al colpevole nell'isola finita in mare, sarà un'altra vicenda lasciata alla magistratura, in supplenza politica. L'aspetto paradossale, direi comico, se non fosse un'altra tragedia, è avere il Pd tra i giurati. 
massimo lugaresi