lunedì 15 febbraio 2010

29 Marzo

La politica è ferma in attesa del risultato delle regionali. Si parte da 9 a 2 per Prodi, in tanti dimenticano, la quadra dei candidati è stata difficile e penosa, i cittadini sono stati espropriati anche delle più misere possibilità di scelta, lo strumento delle primarie è naufragato come gli inventori, quando è stato usato ha sancito una clamorosa sconfitta degli apparati. Il Pd ha trasformato due partiti in niente, operazione fallimentare che sopravvive a se stessa grazie all'esistenza viva e forte di Berlusconi, questo vale ancor più per il movimento dipietrista, il nuovo magistrato di sinistra, famoso per avere azzeccato l'ennesima indagine finita in niente, ha mostrato il vero volto del giustizialismo italiano, le previsioni del Cavaliere erano esatte, annusava i pericoli da Palermo e Firenze,  Ciancimino J, rivelerà anche la storia di calciopoli nel prossimo papello paterno. I sondaggi di Berlusconi, i più corretti, prevedono che la lotta s'incentrerà in tre/quattro regioni, ipotizzando una forte resistenza democrat nel centro. L'ago della bilancia dovrebbe essere Casini, pericoloso il suo tentennare, gioco d'azzardo, se va bene gli consegna prospettive trionfali se..finisce in vaticano. Per concludere cosa succederà a Rimini? Nel Pd non sappiamo, dipende dai contorni della vittoria, dal rovesciamento dei risultati sul territorio, se rimangono o peggiorano quelli provinciali, il primo compito sarà quello di SalvareRimini, creare una forte, credibile alleanza d'alternativa, non si vince con la sola speranza, occorrono numeri, volontà, capacità, programmi. E' terminato il tempo delle corse a perdere, polemiche per un posto, magari tre, concentrati su poche persone, ne sappiamo qualcosa. La responsabilità più grande ricade sul Pdl, il primo passo decisivo dovrà essere la costruzione ed il consolidamento di una struttura non fondata su gruppuscoli e stanze separate, renzismo e zillismo sono i più fedeli alleati di Gnassi.