martedì 23 febbraio 2010

Sosteniamo lo Sport

Esistono due momenti  nello Sport, la pratica e la passione, il tifo. Nella nostra Città il numero dei praticanti è elevatissimo, ragioni culturali,  climatiche, tempo libero, distribuiti in discipline antiche, nuove, nuovissime. Molto spesso si ragiona partendo dai risultati delle squadre di calcio, basket, baseball, estendendo il giudizio sull’universo sportivo dei praticanti. Niente di più sbagliato, la difficoltà italiana sta nella natura dello sport in grande parte di stato, con coni ed enti foraggiati pubblicamente. Se guardiamo la pletora di atleti olimpionici vediamo che le forze armate sembrano il ricovero ideale per allenarsi, difficile cambiare il quadro, se non attraverso una riforma che parta dalla scuola e dal fisco. Le società sportive amatoriali vivono ed operano con la volontaria prestazione di migliaia di persone che si dedicano a questo ammirevole impegno, con esborso privato e personale, sempre più difficile da reperire e da incentivare senza una profonda modifica tributaria. Lungo ed incompleto discorso per approdare alla probabile scomparsa del basket professionistico dai nostri parquet, le notizie sono pessime, per pagare la squadra necessitano una marea di soldi, non si trovano, quelli che sono apparsi erano in bianco come gli assegni negoziati. Inizia la solita via crucis istituzionale, partendo dal Sindaco e trovando, più facile, la brava Donatella Turci, sempre disponibile ad una parola di conforto. La squadra di calcio aveva trovato l’uomo giusto e l’azienda migliore, se l’avessero ascoltato avremmo lo Stadio Nuovo, perdita incalcolabile per la componente tifosi, non rimpiazzabile, in una realtà con ricchezza diffusa, ostentata, mai disponibile ad un do senza des. Non affrontiamo il tema dell’impiantistica, non brilliamo, carenze enormi, proprio negli sport scolastici più praticati, non è giudizio malevolo, ma se uno dovesse votarvi per come Sostenete lo Sport, sareste a casa, l’elenco degli sponsor era fondato sull’edilizia, un piacevole modo di santificare le colpe dei mattoni, rimane il fatto storico, inconfutabile che il grande mecenate fosse di Savignano, provate a salvare il Basket, saremmo felici di ricrederci, la Nuova Piscina a quando?.