mercoledì 17 febbraio 2010

Trenino Thomas

Mai entrato in funzione, ha fatto spendere oltre dieci milioni di soldi nostri è deragliato in silenzio. Non è una tragedia ferroviaria, ma una forte patacata politica. Fortunatamente non si registrano vittime, solo debiti, milioni spesi inutilmente come per il Teatro, solo in Toscana abitano i curiosi per mestiere. Parliamo, l'avrete capito del Trc di Fabi, hanno mantenuto in vita un'Agenzia che costa 6 milioni annui, al solo scopo di realizzare un intervento che non si farà. Non è vero come afferma La Voce, che Tutti non potevano non sapere, rileggete le dichiarazioni di Fabbri e Ravaioli prima e Vitali poi, davano per scontata l'opera, forse per la paura di risponderne. L'ordine di Gnassi era insistere, insistere, insistere, nel programma della Provincia è previsto, viene dato per certo il finanziamento. L'unico personaggio politico che si è espresso con chiarezza è stato Pizzolante, gli altri candidati pidiellini, per paura di perdere due voti di imprenditori alberghieri che non capiscono che una metropolitana distante 500 metri è molto peggio dell'attuale bus, hanno sempre tracheggiato, sono stati più bravi e sinceri con i bagnini, li hanno adottati bipartisanamente. Il Trc non si fa più, si vergognano a dirlo ufficialmente, mantengono nei bilanci poste fittizie, rimane il terrore della Corte dei Conti, non pensiamo si trattengano molto alla Maddalena. I nostri amici dei Comitati possono brindare, anche l'ultimo arrivato Campos, si è accorto dell'inutilità dell'intervento, bastava guardare la faccia di Gamberini seduto accanto a lui, non sappiamo per quanto tempo, poteva almeno avvisarlo.