martedì 16 febbraio 2010

Banana Republic


Nel resto di un Paese non certo rispettoso delle regole, il concetto di precario è univoco, nel lavoro ed in urbanistica, a Rimini no. Installi un gazebo, box, bar, tenda, frangisole, vento, sala da ballo,  sulla spiaggia si trasforma in fisso, permanente. Il messaggio lanciato è che valgono leggi ad usum delphini, parliamo di una benemerita e particolare specie d'imprenditori, pagano un euro al giorno d'affitto, unici a non emettere scontrini per paura di bagnarli, non hanno concesso ai poveri salvataggi 10 euro d'aumento, minacciando di chiudere la spiaggia, vendono le loro misere attività a prezzi variabili dai 1/2/3 milioni ed i terroristi saremmo noi che corriamo il rischio di non avere più nemmeno l'ombrellone dopo 50 anni di onorato pedaggio. Cosa volete, ci dicono, la spiaggia la teniamo pulita, come se i nostri albergatori fossero famosi zozzoni, ad essere buoni, si potrebbe affermare che va bene così, l'importante è la tranquillità di un sistema strategico nel nostro turismo, ma la vera guerra è tra loro, non esistono confinanti che non parlino attraverso gli avvocati, bagnini e baristi in lotta permanente, non è colpa loro, ma di quelli che non fanno rispettare le leggi, fatte a piacimento. Siamo stupiti che un noto presidente, difenda i casi più eclatanti di abuso, fu proprio lui tempo addietro a denunciarli, che cosa intende per area polifunzionale, dove si potrebbe erigere di tutto, non ci risulta la denominazione nell'accondiscendente pianificazione riminese, non si può violare tutto, codice civile, norme ambientali, se un magistrato cerca di mettere ordine e legalità, portano via la bandiera rossa, le palline ed il presepe, non giocano più. Se i famosi gazebi sono in realtà pizzerie, bar, ristoranti, dancing, depositi vari, con le chiusure perimetrali, trattasi di attrezzature per la clientela, il Piano Spiaggia con la Variante Melucci è intepretato a zone, provate a sedervi in riva al mare sull' asciugamano, sentirete con quanta padronanza vi snocciolano norme e diritti, se non lo capite con le buone, ci sono sempre metodi più efficaci, un bicchiere d'acqua costa 80 cent, come se versassero anche Bernabè. Politici e giornalisti, sapete come noi, non meglio, queste cose, non riusciamo a capire, la ragione della lobbistica potenza della categoria, una corsa a proteggerli che non ha precedenti, la cosa che ci offende come iscritti è il silenzio della Cgil, questo no.