giovedì 25 febbraio 2010

Si svegliano

I revisori dei conti del comune di rimini si svegliano, fanno sentire la loro voce, meglio la penna per cancellare, impedire che sui cittadini riminesi si rovescino disastri contabili. I più eclatanti sono le accertate perdite sugli swap, poi l'invenzione finanziaria e contabile chiamata holding, contenitore di debiti fuori bilancio. Non vogliamo augurare niente, se fossimo ai loro tre posti, prima di firmare la regolarità ci penseremmo tre volte. Hanno imparato la litania gnassiana del patto di stabilità, la colpa è del governo che impedisce ai virtuosi enti locali d'indebitarsi, che cattiveria in un paese con il più alto debito pubblico. Intanto sugli schermi non ancora oscurati del consiglio comunale si consuma il 57° episodio della pantomima sullo Stadio, la stessa da dieci anni, la spalla del Sindaco è interpretata da Zilli, inimitabile, interroga con la faccia feroce del finto oppositore, l'altro risponde che ci deve pensare, la colpa è degli imprenditori. Abbiamo scritto che non esiste posta in bilancio che sia garantita, abbiamo compiuto in passato scelte che nelle attuali condizioni economiche si rivelerano suicide. Indebitarsi per duecento milioni per due strutture fuori scala, sovradimensionate, perfino inutili come Fiera e Palas è stata follia megalomane, gli impegni per il Trc hanno fatto il resto. E' rimasto bloccato tutto il resto, sulla mobilità sono ancora alle delibere d'indirizzo, il Piano Strutturale darà la stura ad una campagna elettorale di stampo partenopeo, sono esauriti personalmente e politicamente, come tutta la compagine democrat. Arrivano gli aiutoni, la corruzione dilaga, nuova tangentopoli, polveroni spessi dietro i quali si cela tutto, indagini tanto complesse che non termineranno mai, colpiscono non ciecamente come i missili nato, nella loro geografica potenza hanno una strategia, i sondaggi penalizzano un Cavaliere troppo vispo dopo la madonnina da lancio, è in evidente difficoltà, le regionali hanno perso subito le stigmate di una consultazione locale, diventano banco di prova e piave per l'opposizione. Ci aspetteranno settimane e mesi con una clamorosa notizia al giorno, magari due.