giovedì 11 febbraio 2010

Vigili Nostri

Il quadro uscito dall’udienza conoscitiva in Commissione Consiliare sullo stato dei Vigili Urbani a Rimini sarebbe raccapricciante per qualunque comune che non sia il nostro. Abbiamo un vecchio contenzioso con il delegato alla Sicurezza e Comunicati, non siamo quindi nelle migliori condizioni d’imparzialità ed obiettività, nondimeno il piatto è troppo bello per non ficcarci mani e mouse, diciamo come sempre, la nostra. La colpa non è dell’assessore, senza nominarlo, non si sa mai, ne del consigliere che lo ha voluto nel posto da lui sempre ambito, se esiste un settore che non abbisogna di delegati è la Polizia Urbana o come si definisce oggi, con termine leghista, alla Sicurezza. L’unico delegato per legge è il Comandante, il resto è simpatica coreografia politica, che Dovrebbe rispondere direttamente al Sindaco, che poi questo non ci sia per niente o poco è problema di Gnassi. Terminato il doveroso preambolo andiamo al nocciolo della questione, indire una commissione senza che i Responsabili siano presenti è burla riminese, le ragioni delle assenze non sono giustificabili, sono tutti lautamente pagati ci devono essere quando gli azionisti chiamano. Nel merito, il Corpo Municipale vive una dicotomia irrisolta, le funzioni sono ibride, possono occuparsi di tutto, finiscono per farlo male o per niente, sarebbe corretto invitare le rappresentanze sindacali, sentireste la verità, quelle che fa male, al solito la confusione regna sovrana, i nostri cari pizzardoni, non se la prendano, urbanistica, edilizia, servizi al cittadino sono messi peggio, da loro ancora esiste uno spirito di corpo che li rende in momenti particolari indispensabili, nella tormenta di neve erano gli unici presenti, sul ghiaccio, senza sale ed auto erano facile preda delle incazzature dei cittadini. La questione vera è sempre politica, vengono mandati allo sbaraglio a rincorrere senegalesi più rapidi, attenti a non reagire alle quotidiane aggressioni altrimenti l’univo voto di scarto della maggioranza cade, la diatriba ridicola tra assessori si protrae da anni, senza interventi del Capo, un tirare a campare, vivere alla giornata per confezionare le varianti, il prodotto di questa fabbrica comunale, sono il segnale più evidente dello stato dell’Amministrazione, se ne accorto Lombardo. Non chiediamo dimissioni di nessuno, un piccolo esame di coscienza, cosa restate a fare, prima o poi anche i più restii saranno costretti a vedere cosa si nasconde dietro le infamanti accuse che vi lanciate, chiudetela qui e subito, sarebbe il più grande regalo alla Città ed ai Vigili.