venerdì 23 aprile 2010

Chicchi Luciano

Il discorso di Luciano Chicchi appare una raccolta di luoghi comuni, è stato per un quarto di secolo la Fondazione, assieme ad un gruppo di amici, Aureli ha ballato per poco, se la sono ripresa, difficile considerarlo ricambio. Il ruolo che abbiamo sempre intravisto per le fondazioni è l'esatto contrario della politica dei finanziamenti/mance, il tesoro amministrato appartiene alla collettività, deve essere impiegato con criteri democratici e partecipativi. A parte l'Università sulla quale sembra nascere un confronto sempre rinviato, mostrare la medaglietta di CastelSismondo, vantando un restauro ormai completato dal Comune al momento del passaggio, sembra davvero poco, dopo quindici anni l'unico evento da battimani è stato realizzato da Aureli. Non è un mistero che l'ex presidente puntasse sul Teatro, mentre il gruppo Momo, voleva l'Auditorium in campagna, se si sono ricreduti benissimo, tanto con questa giunta non faranno ne l'uno ne l'altro, meglio confidare nella prossima. La ragione statutaria delle fondazioni non è fare, ma promuovere il territorio attraverso il credito, avere interlocutori istituzionali che non fanno anticamera, sono presenti e contano. Ci sarebbe piaciuto in tempi già molto sospetti che un discorso di questa natura lo facesse un Sindaco nel quale abbiamo creduto, prima di frequentarlo. La stima che nutro per Luciano Chicchi non impedisce di trovarmi in totale dissenso dalla sua pastorale, ripresa da NewsRimini come enciclica, abbiamo l'impressione che abbia confuso la Democrazia con quella Cristiana.