sabato 17 aprile 2010

Il Silenzio delle Innocenti

A quando i carrelli sferruzzare tra i vicoli cimiteriali e nel Convento? Presto, molto presto se non verrà posta fine alla querelle relativa al previsto trasferimento del supermercato Conad a ridosso del Convento e del Cimitero a Ponteabbadesse di Cesena. Nel teatrino della nostra politica locale, gli antefatti, gli attori e gli avvenimenti sono sempre gli stessi: amministrazione “rossa”, il gruppo Conad fa una richiesta per la realizzazione di un supermercato su un terreno una volta agricolo e un tempo di proprietà della famiglia di una dirigente del Comune di Cesena, richiesta prontamente accolta e negli anni soddisfatta. Ma gli amministratori non hanno fatto i conti con le Suore di Clausura del vicino Convento, “dove l’orizzonte si fonde all’infinito” come recita uno dei loro squisiti motti. Quello delle Suore Clarisse Cappuccine e dei relativi Monasteri di Clausura è un Ordine Ecclesiastico con alle spalle oltre 500 anni di storia. Più del Pd, ma meno potente, alle nostre latitudini almeno. Per loro il silenzio è come l’aria, non conoscono internet, tv e radio. Al rumore delle prime ruspe hanno preso carta e penna ed hanno scritto al Sindaco del Comune di Cesena: “…è stridente il contrasto che si sta creando tra due realtà che invitano l’uomo a rientrare in se stesso, per rintracciare la presenza di questo Infinito che lo abita e, quindi, a fare silenzio da tutto ciò che lo distrae e che, dopo un piacere effimero e passeggero, lo delude e la costruzione di questo centro commerciale che lo vuole appiattire e convincere ad accontentarsi di risposte vuote.” Parole che affondano nell’anima, filosofia pura. Non un becero volantino con l’elenco dei prodotti in 3x2. In breve tempo la loro storia dai media locali si è diffusa a quelli nazionali, anche una troupe della televisone inglese BBC si è interessata al caso. Oltre 7000 firme sono state consegnate al Sindaco, il quale, messo alle strette dall’imprevisto clamore suscitato, ha invitato gli Uffici comunali competenti a “riesaminare” il caso, per “sgomberare il campo da ogni dubbio sulla correttezza delle procedure e degli atti e contribuire a svelenire il clima creatosi intorno a questa vicenda”. Basterà? Non ne siamo sicuri. Business is business, anche e soprattutto nelle rosse cooperative. Vedremo lo svolgersi degli eventi, non ci meraviglierebbe un futuro cartello con gli orari che recita: “Apertura supermercato all’ Ora Terza, chiusura alla Ora di Compieta”. Non possiamo fare altro, al momento preghiamo supplichevoli. In seguito, votiamo decisi.
 Massimo Angelini
 Riccione, 17 aprile 2010