giovedì 22 aprile 2010

Impegno

Non è mai stata virtù del Presidente Vitali, su questo versante è carente, gioca di rimessa, all'italiana, mancano schemi, idee, è stato inventato, come Ravaioli, dagli ex comunisti che non sono in grado di allevare una classe dirigente, nelle infinite svolte clericali, si trovano come demo-margheritini in tutte le più importanti potrone. Ovvio che la Curia rappresenti in Città un momento di forza e coesione, lo si capisce dalle rappresentanze istituzionali, prima che la Lega arrivi al potere fondativo, troppi Paglierani devono passare, è già importante che abbiano intuito come funziona il giochino riminese. Non sono molti gli impegni che Vitali deve affrontare, sedendo su di una poltrona remunerata come fosse utile, agisce da terzo vescovo, omelie, prediche, assoluzioni, congratulazioni..premi a go go. Va bene a tutti, gli vogliamo bene per questo, non inventa atterraggi di marines, non fa niente, non combina disastri. E' l'espressione più evidente dello stato comatoso di un grande partito che ha deciso troppe volte di trasformarsi, non ha ancora finito la discesa, mancava la democrazia plebiscitaria di Bersani, infinitamente più attraente, chiara l'identità diessina, esisteva una laicità intoccabile, non discutibile. Cosa significa Stefano, l'augurio di buon lavoro a Momo Pasquinelli, un via libera, sei d'accordo con la Curia, Aureli ti stava...antipatico, pensi che con auguranti espressioni in quel palazzo abbiano occhi e soldi di riguardo per voi? La cosa che fa più incazzare è che un industriale di valore, che non vive od aspetta varianti(?), debba dare le dimissioni per dire la metà delle cose che diciamo noi pensionati forzati. Con questi presupposti si capiscono benissimo le ragioni per le quali Focchi declina tutti gli inviti per i balli più strani, meglio dedicarsi ai Palazzi di Vetro.